Come curare il proprio prato

Conoscere i semi per prato più adatti per il proprio giardino è indispensabile per dare vita a uno spazio verde e ben curato sotto tutti i punti di vista. Il consiglio degli esperti è quello di optare per le miscele, che sono così chiamate perché si basano su semenza prato diverse, così da garantire la migliore adattabilità possibile ai vari tipi di ambiente. A volte i semi possono essere ricoperti con uno strato di carbonato di calcio, attraverso il quale si è in grado di abbassare il livello di acidità del terreno. Lo scopo del carbonato, in particolare, è quello di evitare che si formi il muschio, a maggior ragione in quei terreni che sono sempre in ombra, per esempio per la presenza di alberi e arbusti, o che comunque sono esposti verso la direzione nord.

Nel caso in cui si desideri un prato rustico e al tempo stesso capace di resistere alle condizioni climatiche più diverse ci si può affidare a un miscuglio di semi per prato formato dal lolium perenne e dalla festuca arudinacea, che assicurano longevità e una resa estetica più che apprezzabile. Il loietto vanta caratteristiche interessanti anche per chi deve intervenire su un prato danneggiato e vuol ricorrere alla trasemina per provare a ridargli vigore: questa varietà, infatti, sopporta senza problemi sia le temperature più basse che quelle più alte. Come si può intuire, pertanto, non è detto che ci sia bisogno di seminare un prato nuovo per migliorarlo e renderlo unico.

L’angrostis è un’altra delle varietà su cui si può contare, e lo stesso dicasi per la dichondra repens, che è adatta per i giardini più soffici e morbidi. Un ulteriore vantaggio che viene garantito da questa soluzione ha a che fare con la manutenzione decisamente limitata di cui essa ha bisogno, con germogli la cui altezza difficilmente va oltre i 4 o 5 centimetri.