Amicizie e chat, ecco cosa preferiscono le nuove generazioni

Un nuovo modo di vivere

Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto enormi passi da gigante. In particolare attraverso i social media e lo sviluppo dei mobile devices, siamo stati parte di una vera e propria rivoluzione sia scientifica che sociale. Basti pensare che nemmeno 20 anni fa i comuni telefoni cellulari avevano funzioni molto limitate, permettevano di effettuare un numero limitato di chiamate e di inviare messaggi con un numero massimo di caratteri. Gli schermi di questi cellulari erano molto piccoli, in contrapposizione al peso quasi esagerato per le dimensioni dello stesso. Persino poter accedere a internet dal proprio dispositivo mobile, cosa che noi tutti ora diamo per scontata, era troppo costoso e di certo poco funzionale data la velocità di connessione molto ridotta.
Possiamo dire quindi, che fino a non molto tempo fa i nostri nonni e i nostri genitori consideravano il telefono una grande comodità per poter comunicare con le persone ma nulla di fondamentale. Di certo non avrebbero mai immaginato che di lì a poco tempo i comuni smartphone sarebbero diventati parte fondamentale delle relazioni tra le persone. Di seguito, scopri di più, su cosa preferiscono le nuove generazioni.

Le chat e le nuove generazioni

Oggigiorno, è infatti fondamentale possedere un proprio telefono, permettono di connettersi a internet in qualsiasi momento, di chiamare e chattare con persone da tutto il mondo e moltissime altre funzioni di cui non andremo a discutere in questo articolo. Tramite i cellulari, si può comunicare tra colleghi, con i clienti, con datori di lavoro o insegnanti.
È evidente che le nuove generazioni in particolari siano profondamente influenzate da questo nuovo modo di relazionarsi. Sempre molti più giovani si sentono molto più a loro agio a parlare attraverso le chat che dal vivo. Anche se inconsciamente, ciò li fa sentire protetti, più liberi di dire la loro senza doversi preoccupare delle immediate conseguenze delle parole dette. Grazie alle chat riescono a sentire quotidianamente gran parte degli amici, e con la possibilità di mandare foto e video, di coinvolgerli in quello che stanno facendo anche se non fisicamente presenti.
Le chat sono diventate un metodo veloce ed efficace che i giovani hanno per distrarsi, per spezzare la routine. Oltre alle tipiche chat tra conoscenti si stanno diffondendo sempre più delle specifiche tipologie di chat che mettono in contatto utenti casuali, anche da diverse parti del mondo. In questo maniera, spesso celati da un ID anonimo, le nuove generazioni hanno l’opportunità di entrare in contatto con persone e culture molto differenti dalla loro. Social media, chat anonime e chat private sono solo alcuni dei moltissimi strumenti di unione per i ragazzi e le ragazze di qualsiasi età.

Differenza tra chat e dialogo

Purtroppo è bene precisare che basare le relazioni interpersonali sulle chat ha anche molti effetti negativi sulle nuove generazioni. Principalmente è utile focalizzarsi su una delle problematiche diffusasi maggiormente negli ultimi anni. I ragazzi che da sempre sono stati abituati a comunicare tramite messaggistica già da giovane età, riscontrano spesso molte difficoltà nello relazionarsi in presenza con singoli o gruppi di persone. Durante la scrittura di un messaggio ci si può prendere il proprio tempo per pensarerileggere e decidere in secondo luogo cosa tenere e cosa no. Tutto ciò in un dialogo non esiste, bisogna saper modulare il tono di voce in base al contesto, valutare cosa dire e strutturare il discorso in maniera chiara e facile da capire, tutto questo in una frazione di secondo. Se poi si parla di gruppi di molte persone la difficoltà aumenta notevolmente. Se non si sa quando e come parlare si rischia che la propria voce o il proprio pensiero venga presto surclassato da quello di una persona molto più sciolta e sicura nel parlare. È importante non sottovalutare il problema perché sebbene possa sembrare di poco conto potrebbe causare molti disagi nel vivere all’interno della società portando a isolarsi.