Il glaucoma è una patologia degenerativa che colpisce gli occhi, e che può comportare l’insorgere di danni permanenti a livello del nervo ottico. Se i danni vengono trascurati, possono provocare la cecità oppure fenomeni di ipovisione.
Ciò avviene in seguito alla presenza di una pressione oculare molto alta, ma anche in casi dove la pressione rientra nei parametri stabiliti normale.
Cosa succede se si è affetti da glaucoma
Chi viene colpito da questa patologia può incorrere in una riduzione della vista che può arrivare a diventare tubolare, ovvero sembra di osservare le cose attraverso un cono poiché si riesce a percepire e a vedere solo una piccola parte di tutte le cose che abbiamo davanti.
Purtroppo, non esiste una cura definitiva al glaucoma, anche se prima viene riscontrato e prima si può correre ai ripari.
Non sempre però le persone si accorgono di essere affette da questo problema, poiché magari non si recano tanto dall’oculista, e quando viene riscontrato ormai alcuni danni sono già stati creati.
Il glaucoma nel mondo
Secondo l’organizzazione mondiale della sanità, la maggior parte delle persone affette da glaucoma non è a conoscenza di questa situazione, e molto spesso queste persone sono anziane anche se la patologia può colpire anche i più giovani.
Secondo quanto predisposto dalle associazioni mediche, bisognerebbe farsi visitare dall’oculista almeno due volte l’anno dai 40 anni in su, anche se apparentemente si goda di una vista perfetta, mentre coloro che presentano dei casi di questa patologia in famiglia dovrebbero cominciare a sottoporsi a dei controlli in età giovanile, al fine di prevenire il problema oppure trovare i mezzi adatti per contrastarlo e bloccarne lo sviluppo.
Come comportarsi in caso di problemi agli occhi
Le persone miopi, ovvero coloro che non vedono bene da lontano, dovrebbero iniziare a fare delle visite annuali a partire dall’età di vent’anni, anche se non è detto che chi è miope sviluppi questa malattia in maniera più elevata rispetto a chi è sano.
Il metodo più indicato per contrastare il glaucoma è quello di tenere sotto controllo la pressione oculare che si avvale di diversi stadi all’interno della giornata, ed è influenzata da altri fattori di rischio come lo stile di vita, l’aspettativa di vita e un peggioramento del danno che potrebbe compromettere il campo visivo con il progredire del tempo. Questo problema è legato strettamente alla pressione, e quando ci accorgiamo che la situazione peggiora e non si può procedere a cure farmacologiche, si potrebbe procedere all’intervento chirurgico.
Oggi è possibile attuare delle piccole correzioni relative alle strutture nervose che vengono danneggiate nel corso della malattia, e si potrebbero attuare degli interventi volti a bloccare la progressione di questi danni.
Il tutto però può essere praticato se ci si sottopone a dei controlli regolari, i quali consentiranno di correre ai ripari attraverso delle diagnosi precoci che ci permetteranno un raggio di intervento qualora il danno non sia troppo esteso.
Le cause del glaucoma e i trattamenti principali
Nella maggior parte dei casi esaminati, la pressione intraoculare è responsabile della patologia, ma anche l’età può essere un potenziale fattore di rischio in quanto la patologia si manifesta per lo più tra i 60 e gli 80 anni.
Da considerare anche altri elementi quali la familiarità, il diabete, malattie oculari, una ridotta perfusione del nervo ottico, e traumi che potrebbero aver compromesso le strutture oculari.
Solitamente dopo aver diagnosticato il glaucoma si procede per passi, il cui primo è rappresentato dalla terapia medica dove l’oculista prescrive dei colliri che possono ridurre la pressione.
Qualora questi primi interventi non abbiano effetto, si procede a dei trattamenti laser parachirurgici, tra cui rientrano ad esempio l’iridoplastica e interventi chirurgici attraverso l’installazione di shunt piuttosto che protesi drenanti, che hanno come scopo quello di lenire l’azione della patologia.