La così detta marijuana senza THC proviene dalle infiorescenze femminili della cannabis light. Si caratterizza per il fatto di non avere effetti stupefacenti, proprio in quanto possiede valori irrisori del cannabinoide chiamato THC.
Proprio per tale motivo, se questo tipo di marijuana viene utilizzato, non può provocare l’alterazione della coscienza e della percezione, né causare stati di euforia, paranoia o ansia.
Siccome la sua quantità di THC è realmente insignificante, a volte viene appunto chiamata “marijuana senza THC”, ma un termine più appropriato per definirla è marijuana light.
Rappresenta un prodotto che può, giustamente, suscitare l’attenzione e la curiosità di molti. Del resto, in tanti si chiedono qual è il motivo per cui viene acquistata da diversi consumatori se non ha gli effetti dello “sballo” causati dal THC.
Ebbene, una delle ragioni più importanti deriva dal fatto che in compenso possiede il CBD in quantità significative.
I consumatori, gli scienziati, i ricercatori e alcuni medici sono rimasti finora positivamente colpiti dai benefit che derivano dal CBD. Anche se c’è ancora molto da indagare e approfondire per quanto concerne tale composto e le altre sostanze presenti nelle diverse varietà di cannabis.
Anche gli altri cannabinoidi della marijuana light hanno degli effetti sull’organismo, così come i terpeni, anch’essi presenti in quantità non trascurabili in tale prodotto.
Caratteristiche della marijuana light
La marijuana light è ottenuta dalle infiorescenze femminili della cannabis light, le quali vengono essiccate.
Si tratta di un prodotto che non ha finalità terapeutiche, tuttavia per il fatto di contenere dei principi attivi salutari, può comunque essere utile assumerla per ricevere determinati benefici (come meglio spieghiamo più avanti nel corso di questo articolo).
Va anche evidenziato che affinché si possa parlare di marijuana light o di “erba legale”, in Italia il parametro da prendere in considerazione è il seguente: il THC contenuto nelle infiorescenze non deve superare lo 0,2%. Sono comunque tollerate dalla legge le infiorescenze che presentano valori superiori rispetto al limite imposto, ma solo fino allo 0,6%.
Possiamo ritenere la marijuana “senza THC” un prodotto sicuro? In generale sì, purché non si esageri con il suo consumo. Tuttavia, è sconsigliato fumarla, in quanto la combustione può apportare nell’organismo molte sostanze nocive, che però non derivano dalla marijuana light.
Come prima sottolineato, molti dei benefici che si possono ottenere consumando la marijuana light dipendono dal fatto che le infiorescenze di cannabis light hanno valori rilevanti di CBD. Questo principio attivo è disponibile in concentrazioni variabili ma sempre significative anche in altri prodotti, come ad esempio l’olio di CBD.
Al momento il CBD non è considerato un farmaco, ma semplicemente un integratore alimentare, nonostante venga adoperato (assieme al THC) anche nella realizzazione di alcuni farmaci veri e propri.
Degno di nota è anche il fatto che il CBD, e le altre sostanze che compongono la marijuana light, non creano né dipendenza e né assuefazione.
In più, la marijuana light presenta poche controindicazioni. A tale riguardo, c’è da dire che il CBD è solitamente sconsigliato alle donne incinte o in fase di allattamento, ma anche a coloro che soffrono di patologie cardiache. Inoltre, tale sostanza potrebbe causare dei cali di
pressione, per cui nel caso si abbiano dei problemi di pressione è meglio limitare il consumo di marijuana light o altri prodotti che contengono il cannabidiolo in quantità non trascurabili.
Va anche detto che il CBD può attenuare l’effetto di alcuni farmaci antidepressivi e antibiotici: dunque, nel caso si segua una terapia farmacologica, prima di usare la marijuana light o altri prodotti con CBD sarebbe opportuno chiedere il parere di un medico.
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Quali sono i benefici della marijuana senza THC
La marijuana senza THC o marijuana light è un prodotto che può essere utilizzato per ricevere diversi tipi di benefit, se assunto in determinati modi.
Una delle modalità più efficaci per beneficiare delle proprietà delle infiorescenze femminili della cannabis light è quella che consiste nel bere un decotto alla marijuana light. Ma è possibile ottenere dei vantaggi per la salute e il benessere anche adoperandola come ingrediente per alcune pietanze.
Nella marijuana light sono presenti molti cannabinoidi, oltre che molti terpeni. Queste sostanze, interagendo con diverse aree che compongono l’organismo possono avere degli effetti, alcuni dei quali molto benefici.
C’è da dire però che molti degli effetti, sia per quanto concerne il breve che il lungo periodo, non sono ancora stati studiati o approfonditi.
Ad ogni modo, a oggi sappiamo che con la marijuana light è possibile ottenere, tra gli altri, i seguenti vantaggi per corpo e mente, specialmente se è presente una quantità particolarmente significativa del cannabinoide detto CBD:
- Rilassamento;
- Attenuazione degli stati d’ansia;
- Attenuazione di tosse, raffreddore e altri sintomi influenzali, specialmente se il prodotto viene usato per la realizzazione di un decotto;
- Riduzione dei dolori;
- Riduzione del senso di nausea:
- Contrasto all’insonnia e ad altri disturbi del sonno;
- Rafforzamento delle difese immunitarie;
- Miglioramento della digestione.
Come utilizzare la marijuana light
La marijuana light può essere utilizzata in vari modi.
Come evidenziato in precedenza, fumarla è dannoso per la salute per via degli effetti che scaturiscono dalla combustione. Ma se viene utilizzata come ingrediente per alcune pietanze, ad esempio dolci e torte, oppure per realizzare un salutare decotto, è possibile godere di effetti positivi.
Tali effetti sono determinati dal fatto di apportare nell’organismo il CBC e altri cannabinoidi, oltre che alcuni terpeni.
Indubbiamente, un ottimo metodo per poterla utilizzare è la realizzazione e il consumo del già citato decotto di marijuana light. Tuttavia, affinché si possa riuscire a beneficiare appieno delle proprietà dei vari cannabinoidi, in fase di preparazione occorre aggiungere un componente grasso.
I cannabinoidi infatti sono liposolubili, e dunque si attivano in presenza dei grassi.
Per cui, una volta che l’acqua nel pentolino comincia a fare le prime bolle, bisogna procedere nel modo seguente: abbassare la fiamma, aggiungere la marijuana light (finemente tritata) nella quantità desiderata (per esempio 2-3 cucchiai), e subito dopo un elemento che contiene grassi, come ad esempio un cucchiaio di latte di mucca o di soia. Fatto questo, aspettare 20 minuti circa, poi spegnere la fiamma, filtrare il tutto, dolcificare il liquido a piacere, e bere.