Che cosa sono le certificazioni qualità?

Piccole, medie e grandi aziende scelgono, in modo del tutto volontario, di ottenere certificazioni qualità. Perché? E cosa s’intende per qualità?

Attualmente, per qualità si intende il “grado con cui una serie di caratteristiche intrinseche soddisfano i requisiti“. In altre parole, l’organizzazione aziendale deve dimostrarsi in grado di soddisfare le aspettative e le richieste di tutte le parti coinvolte nei processi aziendali (clienti, organismi ed enti di controllo, associazioni di categoria, ecc.).

Nel corso degli anni, è cresciuta la necessità da parte dei consumatori di essere informati e consapevoli dei prodotti offerti sul mercato. Ecco perché, parallelamente, è aumentata la tendenza a parlare sempre più spesso di certificazioni di qualità come la ISO 22000, per i sistemi di gestione per la sicurezza alimentare, la ISO 9001, per i sistemi qualità, la ISO 14001, ambiente, ISO 45001, salute e sicurezza.

Per offrire una garanzia di qualità dei loro prodotti, e servizi, le aziende scelgono volontariamente un percorso di certificazione ISO volontaria riconosciuto da un ente terzo. Per avere la possibilità di operare, un ente di certificazione deve essere accreditato da organismi autorizzati dai governi dei singoli Paesi.  In Italia, l’organismo autorizzato dal governo per accreditare gli enti di certificazione è ACCREDIA, ma vi è un mutuo riconoscimento tra gli organi di accreditamento.

Certificazioni qualità volontarie: una garanzia in più per i clienti

La certificazione ISO è un vantaggio per l’azienda come per tutte le parti coinvolte nei processi aziendali. Le certificazioni qualità valorizzano l’immagine del brand aziendale con conseguenti vantaggi economici. L’azienda che produce beni e servizi destinati al consumo quotidiano garantisce affidabilità e sicurezza dei suoi prodotti secondo i requisiti applicabili nel tempo.

Vediamo, nei dettagli, quali sono le principali motivazioni che spingono le aziende ad ottenere queste certificazioni volontarie:

  • valorizzazione dell’origine e della qualità dei prodotti;
  • efficientamento dei processi con aumento della produzione, e o erogazione servizi a discapito degli sprechi;
  • strumento organizzativo aziendale per una gestione organizzativa dell’azienda;
  • tutela de consumatori nel pieno rispetto dei requisiti adottabili;
  • maggiore attenzione dei clienti verso il prodotto considerando le loro aspettative ed esigenze;
  • richieste dei mercati che favoriscono le realtà in possesso delle certificazioni di qualità;
  • godere dei vantaggi dovuti dal possesso delle certificazioni, che possono essere economici e o di velocizzazione dei processi di qualifica;
  • miglioramento della reputazione aziendale.

Si chiamano volontarie in quanto le certificazioni di qualità si aggiungono a requisiti obbligatori, quindi si tratta di una garanzia in più.

Consistono in tutta una serie di regole che l’azienda si è data, secondo la norma di certificazione qualità implementata, necessarie per il raggiungimento degli obbiettivi.

E possono essere inerenti all’organizzazione, ad un processo, servizio o ad una professione.

Gli standard per le certificazioni di qualità ISO

Prima di intraprendere il percorso di una certificazione volontaria, ogni azienda deve innanzitutto scegliere lo standard di riferimento, quello che rispecchia maggiormente le sue esigenze allo scopo di accrescere la fiducia dei suoi clienti.

Esistono tre macro-categorie di certificazioni qualità:

  • di prodotto, che garantisce l’affidabilità e sicurezza del prodotto realizzato, o secondo uno standard definito da una norma;
  • di sistema, finalizzata a migliorare l’efficacia del processo aziendale, che può essere una norma sul sistema di gestione e o uno standard di certificazione;
  • professionale, finalizzata alla valutazione di talune competenze.

Sul sito web iso.org è possibile consultare l’intero elenco degli standard di certificazioni inerenti alle norme ISO, molto ampio ed in costante aggiornamento.

Le più importanti norme di certificazione qualità implementabili da tutte le tipologie di organizzazioni del settore pubblico e privato sono le seguenti:

  • ISO 9001/2015 di gestione per la qualità, riferito ai processi aziendali in costante miglioramento che rispondano alle aspettative e richieste dei clienti. Questo standard assicura elevati standard qualitativi di prodotti e servizi erogati;
  • ISO 14001/2015 di gestione ambientale, con cui l’azienda garantisce un minor impatto ambientale;
  • ISO 45001/2018 di gestione dei requisiti per la salute e sicurezza sul lavoro a prevenzione delle malattie professionali ed infortuni;
  • ISO 27001/2017 di gestione della sicurezza dati e delle informazioni;
  • ISO 22000/2018 per la sicurezza alimentare, adottabile dalle organizzazioni alimentari e che si occupano di servizi correlati, con cui l’azienda garantisce l’affidabilità e salubrità dei prodotti realizzati.

Certificazioni qualità di prodotto ed ulteriori standard di qualità

Tra le varie certificazioni volontarie, quelle di prodotto consistono in atti formali con cui enti terzi riconoscono il rispetto di un certo prodotto ai requisiti previsti in una determinata norma. E’ questo il caso delle certificazioni OGM, DOP, IGP, Biologico, Gluten free per esempio. Ma possono essere inerenti anche a determinati processi speciali.

Le certificazioni di prodotto assicurano al cliente una garanzia in più sull’origine e qualità del prodotto: dimostrano una particolare attenzione da parte del produttore nei confronti del consumatore.

A questi standard di qualità se ne aggiungono altri sempre più diffusi nell’ambito agroalimentare, che si riferiscono alle certificazioni degli standard alimentari. Come per esempio gli standard di certificazione internazionali riconosciute da GFSI, BRC, IFS, Global Gap e FSSC 22000.

Queste certificazioni di qualità, vengono adottate dalle aziende agroalimentari, o sui servizi connessi alla filiera alimentare. Approfondendo i concetti di qualità generale. Ma definendo la tutela sei requisiti di sicurezza, qualità e legalità degli alimenti sui mercati.