Come è noto Istat diffonde mensilmente le recensioni aggiornate sulla situazione del commercio all’estero delle aziende italiane, concentrandosi sia sull’export in Unione Europea sia sulle vendite nei Paesi extra UE. Nell’ultima indagine dell’Istituto Nazionale di Statistica le opinioni sono particolarmente positive, con l’export extra UE27 che ha toccato la soglia del +6,3%. Va sottolineato che entrambi i flussi dell’interscambio commerciale risultano positivi, con le importazioni dai paesi extra UE27 che hanno fatto segnare nel medesimo periodo un incremento del 3,1%.
Nei propri commenti, l’Istat sottolinea che l’aumento su base mensile delle vendite dirette al di fuori dell’Unione Europea riguarda la quasi totalità dei settori industriali; approfondendo ulteriormente le recensioni si scopre che a trascinare l’export sono state in questi mesi soprattutto le vendite dei beni di consumo non durevoli, con un +9,7%, e dei beni strumentali, con un +6,4%.
Nei commenti all’ultima recensione gli analisti sottolineano la presenza di incrementi su base annua delle esportazioni dirette verso i principali mercati extra UE. Si parla in primo luogo dei Paesi OPEC, dove si registra un notevole incremento del 42% delle vendite, dato che conferma le opinioni degli esperti di internazionalizzazione sulle grandi opportunità offerte alle imprese italiane da questi Paesi. Come evidenziato da Co.Mark – Tinexta Group, la nota società di consulenza per lo sviluppo del business internazionale, l’Italia è l’8° partner commerciale degli Emirati Arabi Uniti e il secondo tra gli Stati dell’Unione Europea; è opinione degli export manager di Co.Mark Spa che a trainare le vendite in Paesi come gli Emirati Arabi Uniti siano soprattutto fattori come l’elevata capacità di spesa dei buyer locali, nonché l’importante domanda di prodotti Made in Italy.
Non si parla peraltro solamente dei Paesi OPEC: nelle recensioni Istat si registrano importanti aumenti anche per Giappone (+25,2%) e Stati Uniti (+10,1%). Questo a confermare nuovamente le opinioni degli analisti di Co.Mark, che negli USA individuano un mercato di primo piano per l’export italiano, con alte potenzialità di crescita, anche per quanto riguarda prodotti alimentari e bevande.
Scorrendo le recensioni si scopre inoltre che nell’ultimo trimestre l’export al di fuori dell’Unione Europea è cresciuto del 3,2%: nei commenti all’indagine si legge che tale crescita è stata spinta soprattutto dall’incremento delle vendite di energia (+48,2%), di beni strumentali (+3,2%) e di beni di consumo non durevoli (+2,8%). Guardando solamente all’ultimo mese, l’export è cresciuto su base annua del 9,2%.
Vale la pena inoltre riportare anche i principali commenti relativi all’import, che ha visto incrementi soprattutto per quanto riguarda i beni di consumo durevoli (+9,7%), i beni strumentali (+7,6%) e i beni intermedi (+6,3%).
Le opinioni dell’Istat non possono quindi essere che positive: nei commenti a chiusura del comunicato stampa gli analisti sottolineano il balzo in avanti compiuto dai beni di consumo e dai beni strumentali, attestando un saldo commerciale positivo con i Paesi extra UE pari a 34 miliardi, prendendo in considerazione i primi 10 mesi dell’anno in corso.