Come smaltire i farmaci

Sapete quanti farmaci vengono buttati ogni anno in Italia? Circa un miliardo di compresse. Farmaci lasciati nei cassetti e mai utilizzati. Una pessima abitudine che rappresenta uno spreco economico e un rischio per l’ambiente.

Controllando prima di andare dal medico o di recarsi in farmacia quali medicinali si hanno in casa e evitare quindi di comprarli doppi.

A smaltire i farmaci ci pensano le aziende municipalizzate che conducono un corretto smaltimento dotando farmacie e Asl di contenitori per il recupero dei farmaci allestendo, in alcuni casi, aree di raccolta nelle piattaforme ecologiche. Purtroppo non tutti i cittadini sanno che esistono questi raccoglitori o non sanno dove sono perché non se ne parla abbastanza.

Non c’è alcuna differenza di smaltimento in base al tipo di farmaco. Vanno tutti inseriti nei cassonetti bianchi situati nelle farmacie senza confezione e foglio illustrativo che vanno invece nei contenitori della carta.

Le siringhe invece se pre-riempite e non usate vanno buttate nei raccoglitori che si trovano nelle farmacie, le classiche invece non sono riciclabili e gettarle con la plastica è pericoloso per gli addetti alla raccolta dei rifiuti. Vanno nell’indifferenziata ma prima di buttarli lì bisogna avere la cura di rimettere il cappuccio di protezione dell’ago.

Lo smaltimento è a cura delle ditte specializzate che raccolgono nelle Asl, nelle farmacie e nelle strutture sanitarie i farmaci scaduti e li bruciano in apposti inceneritori. La combustione a 900 gradi nei valorizzatori scompone le molecole dei principi attivi e riduce quasi a zero l’impatto ambientale e sono dotati di sistemi di filtrazione che bloccano le sostanze inquinanti più dannose.

Smaltirli in maniera errata significa farli finire in normali discariche, le sostanze chimiche penetrano nel terreno e contaminano la falda acquifera.

Quali sono i più dannosi?

Tutti i medicinali sono inquinanti ma alcune categorie lo sono più di altre.

Gli antibiotici

Sono usati spesso in eccesso in maniera inadeguata e incontrollata. Il danno più grave che provocano nell’ambiente è lo sviluppo di ceppi batterici patogeni resistenti ai più comuni antibiotici.

Farmaci a base di ormoni

Tra gli effetti più noti c’è la femminilizzazione dei pesci e hanno influenza anche sulla nostra capacità riproduttiva.

Acido clofibrico

Molecola utilizzata per ridurre colesterolo e trigliceridi. Ha un tempo di smaltimento molto elevato, rimane nelle acque per molto tempo, in alcuni studi si parla anche di 21 anni.

Argille per combattere disturbi intestinali

Fa effetto vedere contrassegnate col bollino rosso argille medicate che vengono prescritte per combattere i vari disturbi intestinali tra cui la diarrea”, ulcere gastriche o reflusso gatto esofageo, come:

  • Actapulgite o Gastropulgite
  • Diosmectite
  • Idrotalcite
  • Monmectite
  • Caolino.

La loro contaminazione da piombo giustifica il consiglio di evitarle, specialmente negli affetti che non sono gravi e possono essere curati diversamente.

Altri medicinali da evitare

Altro medicinale a finire all’indice è il Maxilase e i suoi generici,  usato nel mal di gola. In caso di forte dolore, il paracetamolo funziona altrettanto bene.

Nella tosse, i prodotti a base di pentossivina pur non contenendo antistaminici o oppioidi, come altri medicinali,  possono comunque causare problemi cardiaci o allergie, ancora una volta, dunque, il consiglio è che è meglio fare a meno.