Investimento in lingotti: i benefici e i rischi
L’oro è un asset molto particolare: chi possiede oro fisico, si sa, evita il rischio di controparte, a differenza dell’oro finanziario. Tutti gli strumenti finanziari infatti hanno dei contratti, e qualora questi contratti non siano rispettati si ha un rischio concreto; possedendo oro invece si ha l’attivo, l’asset, il bene, nelle proprie mani. A differenza di qualsiasi altro strumento cash equivalent l’oro ha un plus: è come se comprando l’oro si stipulasse un’assicurazione vera e propria sul risparmio. L’oro, in sostanza, è denaro. È stato sempre utilizzato storicamente in tutte le culture mondiali come mezzo di scambio, e quindi è la merce più commerciabile al mondo, che è sopravvissuto a infiniti cambiamenti di natura socio politica, finanziaria ma anche tecnologica (parliamo del Bitcoin, tanto per fare un esempio).
La certezza di un investimento sicuro e come dare valore ai propri lingotti
L’oro ha una base monetaria stabile. Nel mondo è in una quantità finita. Il denaro di per sé è un mezzo per agevolare i commerci ed è una riserva di valore. Ma dagli anni 70 ha perso la seconda caratteristica: la riserva di valore in un sistema monetario in cui si continua a stampare denaro non c’è più. Ecco perché si ricorre sempre di più all’investimento, per avere una sicurezza nel lungo periodo, cosa che il denaro nelle varie valute non è più in grado di garantire. Naturalmente quando si parla di oro fisico da investimento (lingotti e/o monete) è necessario rivolgersi ad operatori che sono autorizzati dalla Banca d’Italia. Esistono molte strutture abilitate che assicurano affidabilità, serietà, privacy e riservatezza e che garantiscono il cash equivalent, ovvero il pagamento in contropartita immediato dell’oro che eventualmente si desidera rivendere. Chiunque si interfaccia con qualcuno che paga dopo qualche giorno si prende un rischio di controparte, esattamente come in finanza, dove c’è il rischio che un contratto non venga rispettato. Il lingotto deve essere considerato come un Forex: quando si vendono dollari, per fare un esempio, si ha liquidità contro liquidità, idem deve avvenire con la cessione dei lingotti o dell’oro fisico. Un altro fattore da considerare è il possesso vero e proprio del lingotto, che viene considerato un ulteriore rischio. Chi detiene dei lingotti presso il proprio domicilio deve assicurare il bene, perché in caso di furto perde tutto. Proprio per questo le aziende certificate offrono un servizio di custodia di oro fisico, con tanto di assicurazioni che arrivano a coprire anche il 100% del valore del bene. Infatti anche volendo assicurare i lingotti tenuti all’interno di un’abitazione privata, per esempio, risulterà molto difficile poiché le compagnie o applicheranno un premio altissimo oppure si potranno persino rifiutare di assicurare i beni. Attenzione anche ad operare con controparti estere. Le normative di Banca d’Italia sono molto precise: qualsiasi import-export di oro sopra una certa soglia deve essere dichiarata preventivamente; quindi se per esempio un italiano vuole acquistare e lasciare all’estero i lingotti d’oro deve mettere questa operazione nella dichiarazione dei redditi per non incorrere in sanzioni.
Conclusioni
Si capisce quindi che l’oro rappresenta un surrogato di quella liquidità che ha rischi molto bassi, ovviamente se si tratta di oro fisico perché l’oro finanziario ha rischi aggiuntivi tipici del rischio di controparte. L’oro fisico è perfetto per coprirsi dai rischi sistemici, come ad esempio scenari iperinflattivi. L’oro fisico può essere venduto immediatamente contro qualsiasi altro bene che serve. In ottica di asset allocation nel medio e lungo termine di riserva di valore per allocare i propri risparmi l’oro in lingotti rappresenta l’ideale, a patto che soddisfi tutti i criteri di valore aggiunto come un contratto di custodia.