La sicurezza sul lavoro è uno degli aspetti più importanti e dibattuti degli ultimi anni, soprattutto in seguito ai sempre più numerosi incidenti e all’emanazione del nuovo standard ISO 45001:2018 che definisce la normativa da seguire per una maggiore sicurezza per i lavoratori.
Le aziende che puntano alla corretta gestione della sicurezza dispongono di un RLS, ossia di un Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza che viene eletto tra i dipendenti aziendali.
Per poter fornire l’RLS di una formazione adeguata sulle normative relative al contesto salute e sicurezza sul lavoro, le aziende devono garantire a questa figura la possibilità di accedere a corsi specifici, organizzati dalle Regioni o da enti qualificati ed autorizzati ad operare nella formazione.
Va sottolineato che questo tipo di corso, della durata di 32 ore, è fondamentale per permettere al RLS di disporre delle conoscenze relative non solo ai rischi sul lavoro in generale, ma soprattutto a quelli relativi al proprio ambito e presenti nella propria azienda.
Inoltre, avrà la possibilità di imparare a riconoscere non solo le situazioni o le aree di rischio, ma anche i soggetti maggiormente coinvolti; per questi, sarà necessario definire obblighi specifici che garantiscano un corretto approccio al lavoro, tramite una formazione adeguata su eventuali macchinari o strutture da utilizzare e, naturalmente, relativi ai DPI specifici per quel tipo di attività.
Il corso per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza è regolamentato dal Decreto Legislativo 81/08 e successive modifiche ed è un diritto di tutti i RLS.
D’altro canto, per l’azienda stessa è fondamentale che il proprio personale sia sempre formato e aggiornato su quanto riguarda la sicurezza in ambito lavorativo per poter operare nel pieno rispetto delle normative vigenti e, soprattutto, per avere la certezza che non si verifichino incidenti che potevano essere evitati con una maggiore consapevolezza dei rischi sul lavoro.
Come sono strutturati i corsi RLS
Già è stato evidenziato che un corso RLS deve permettere ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza di avere tutti quegli strumenti e le conoscenze per poter valutare la sicurezza del proprio ambiente lavorativo.
Per poter raggiungere tale obiettivo, il corso deve avere una durata minima di 32 ore; è possibile che alcune Regioni o enti formativi scelgano dei realizzare corsi di durata maggiore, offrendo, oltre alle materie obbligatorie, anche ulteriori informazioni per una maggiore crescita e formazione di queste figure di riferimento per la sicurezza.
La suddivisione del corso prevede che almeno 12 ore dovranno essere dedicate a formare i RLS su quelli che sono i rischi specifici del proprio ambiente lavorativo e, soprattutto, sulle misure di protezione e prevenzione da adottare.
Per avere la certezza di un apprendimento corretto, al termine del corso è previsto un quiz valutativo e, in caso di esito positivo, verrà rilasciato un certificato che attesti la preparazione specifica.
In relazione alle tematiche e alla suddivisione delle ore va specificato che queste sono definite dalla normativa vigente.
In particolare, un corso per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza deve necessariamente prevedere lezioni sui principi giuridici e sulla legislazione relativa alla sicurezza sul lavoro, nonché sulla definizione di fattori di rischio e sul loro riconoscimento e valutazione.
Dovrà inoltre essere presente una sezione relativa alla normativa delle attività previste per un RLS e una che prevede un approfondimento delle tecniche di comunicazione.
Conclusioni sul corso RLS
I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza dovranno poi seguire regolarmente dei corsi di aggiornamento che, per legge, dovranno essere di almeno 4 ore all’anno per aziende con un numero di dipendenti compresi tra i 15 e i 50 e di almeno 8 ore all’anno per aziende con un numero di lavoratori superiore a 50 unità.
Fonte delle informazioni: https://www.hsformazione.it/corsi/16/corso-rls