A meno che non si sia esperti del settore, quando si sentono nominare elementi come cuscinetti radenti o cuscinetti volventi, non si ha una grande cognizione della differenza che intercorra tra questi due. Vediamo quindi di capire quali sono le caratteristiche peculiari di ciascuno, come si utilizzano, ovvero i loro campi d’impiego, e soprattutto quali sono le differenze tra questi, in modo da dover eventualmente acquistare la tipologia corretta quando necessario.
Cuscinetti radenti e volventi, a cosa servono
In generale possiamo dire che la funzione dei cuscinetti è quella di ridurre l’attrito tra due corpi, uno fisso e uno in movimento. Questo è assolutamente necessario se si vuole evitare che uno o entrambi gli elementi coinvolti nell’attrito arrivino, alla lunga, a rompersi. Grazie ai cuscinetti, infatti, si riduce l’usura, quindi anche il calore che si genera tra i due corpi durante l’attrito causando pertanto la rottura del’eventuale ingranaggio o della macchina. Tornando al nostro quesito iniziale, però, diciamo che abbiamo due grandi categorie di cuscinetti, quelli radenti e quelli volventi, vediamo caratteristiche e differenze.
Cuscinetti radenti
Questa tipologia di cuscinetti è caratterizzata dal fatto che non hanno parti in movimento relativo, quini l’organo in movimento striscia su di essi ma con un basso coefficiente di attrito, quindi l’usura che si genera in questo caso è molto bassa. Per realizzare i cuscinetti radenti, generalmente si utilizzano materiali come leghe di bronzo, da cui appunto il nome bronzine, o anche leghe di polimeri, per esempio il teflon. I cuscinetti radenti devono essere costantemente lubrificati e ciò può avvenire mediante sistemi programmati o a mano.
Vi sono poi dei cuscinetti radenti autolubrificanti e che quindi non hanno alcun bisogno di essere lubrificati appositamente dato che nella lega sono presenti delle microgoccioline di lubrificante. Nei cuscinetti in teflon, tuttavia, l’aggiunta di lubrificanti non è consigliata se non laddove specificato dal produttore, dato che potrebbe gonfiarsi e rovinarsi.
Cuscinetti volventi
Questi cuscinetti, diversamente da quelli radenti, hanno delle componenti in moto relativo. Si trovano diverse tipologie di cuscinetti volventi, a rulli, a rulli conici, o anche senza anello in terno o esterno. Un classico cuscinetto a sfera i compone di anello interno, anello esterno, gabbia con sfere. Per quanto riguarda il funzionamento, immaginiamo un albero al suo interno che ruota nella sua sede: il movimento dell’albero sarà solidale con quello dell’anello interno, mentre quello esterno avrà un movimento solidale con il carter in cui è alloggiato.
Le sfere, durante il movimento, sono libere di ruotare e sono a contatto sia con l’anello interno che con quello esterno. Questo tipo di cuscinetto riduce notevolmente l’usura. Trovano ampio impiego nell’industria in genere e in particolare in quella automobilistica.