Field of Light di Munro, illuminazione e arte con luce solare

Field of Light, la celebre installazione luminosa creata da Munro, è una delle tappe imprescindibili per chi visita il continente australiano.
Tra i documenti necessari per entrare regolarmente in Australia, il visto turistico oggi è disponibile anche nel formato elettronico tramite l’uso di e-visa australie. Questa piattaforma di applicazioni online, infatti, permette di ottenere l’autorizzazione all’ingresso nel paese semplicemente compilando un modulo in internet che, una volta stampato, dovrà essere vidimato in dogana al momento dell’ingresso nel paese. Il visto elettronico ha una durata di 60 giorni e può essere rilasciato anche per motivi di lavoro o di salute (Business e Medical).
L’installazione luminosa Field of Light (http://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/notizie/mondo/2016/08/10/field-of-lightluce-e-mistero-delluluru_894ba6af-4670-4831-a5fd-2303ec65d00b.html) si trova nel Northern Territory, a Uluru, all’interno del prestigioso complesso alberghiero Ayers Rock Resort dal primo aprile 2016 ed è alimentata esclusivamente ad energia solare. Le migliaia di luci di questa grande opera artistica si accenderanno ogni sera creando uno spettacolo notturno straordinario dove la natura incontaminata del luogo si fonderà armoniosamente con i particolari moderni dell’installazione.
Bruce Munro è un artista britannico conosciuto a livello mondiale per le sue creazioni luminose, temporanee ed innovative. Tutte le sue installazioni sono di grandi dimensioni e racchiudono stimoli, riflessioni e condivisione.

159Field of Light by Bruce Monro
Le oltre cinquantamila lampadine del Field of Light illuminano il monolite rosso fuoco (Ayers Rock) che, con i suoi 350 metri di altezza, domina il deserto australiano. In questo luogo sacro per gli aborigeni è possibile respirare la magia e la presenza di un simbolo unico al mondo. Per rendere l’idea delle dimensioni dell’installazione luminosa dislocata nel deserto, non basterebbero quattro campi da calcio per delinearne i confini.
Al calare della sera il paesaggio secco e arido prende forma e ad un cielo pieno di stelle fa da eco un suolo che si accende gradatamente con una miriade di dolci e calde luci. Il progetto che nasce nel 1992 proprio in occasione di un viaggio dell’artista nel deserto australiano, consiste in steli che supportano sfere colorate di vetro smerigliato collegate ad una fibra ottica illuminata che si accendono dopo il tramonto grazie all’energia solare incamerata nelle ore diurne e che per quattro ore brillano con colori che vanno dal bianco al rosa passando anche per le nuance del verde.
Field of Light, che vuole rappresentare le cose belle della vita, è stata presentata nel 2004 al Victoria & Albert Museum di Londra e da allora è stata ospitata in location diverse e lontane tra loro.
Percorsi guidati permettono di raggiungere questa opera in modo agevole con possibilità di formule diverse per l’ingresso. La combinazione più economica prevede il tragitto e l’ingresso e costa 22 euro. Per poco più del doppio è possibile gustare un suggestivo aperitivo con canapè e vino in una zona soprelevata che permette di godere di una vista mozzafiato. Al costo di 149 euro, invece, si può disporre del pacchetto più completo che oltre all’aperitivo prevede una cena di tre portate a buffet per gustare piatti tipici con maggior tempo a disposizione per ammirare l’esposizione artistica.
In ogni caso a pagamento si possono richiedere spostamenti in cammello o, in alternativa, in elicottero. Tutti i profitti sono devoluti ad una piccola tribù locale, gli Anangu, che hanno rinominato Field of Light: guardando un sacco di bellissime luci.