La mania delle sneakers in edizione limitata è letteralmente esplosa. Sono tantissimi gli amanti di questo tipo di “collezionismo”, molti più di quanto non si possa credere, ma cos’è che rende queste scarpe così irresistibili? Non si può giustificare questo boom con i soli resellers, ovvero, i cacciatori di affari che acquistano sneakers a prezzi convenienti per poi rivenderle. Chi acquista le sneakers limited edition è quasi sempre, un estimatore e collezionista.
Sneakers limited edition, belle e comode
Una volta le sneakers erano consderate esclusivamente scarpe tecniche, quindi funzionali. Non è che oggi non lo siano più, al contrario, la loro tecnologia è sempre più sviluppata, ma sono anche diventate delle scarpe cult, di tendenza, amate e ambite da molti. Ad attrarre tanto è certamente l’estetica. Molti modelli presentano una tomia con colori sgargianti, geometrie e, spesso, loghi del noto brand o del cobrand.
Ma questo non basta a giustificare la corsa all’acquisto, ovviamente. A tentare il consumatore collezinista è la particolarità della scarpa, quello che rappresenta, non solo ciò che è. Le limited edition, infatti, nella maggior parte dei casi nascono da una collaborazione. Basti pensare alle Air Jordan, nate quasi un po’ per caso, un po’ per sfida, ma che hanno avuto un successo mondiale e, ancora oggi, nelle loro nuove versoni, sono tra le più amate.
Certamente la versione indossata da Michel Jordan nella finale del 97 contro lo Utah è irraggiungibile: vendute per ben 104 mila dollari. Non stiamo parlando di quelle cifre, ma comunque i costi per le limited edition possono essere anche molto elevati. Siamo ben lontani oggi dal concetto della scarpa da ginnastica, quella che va indossata solo con la tuta, magari sbuffando, all’ora di eduzcazione fisica.
Oggi siamo completamente in un altro mondo dove le sneakers si spartiscono il mercato globale con beni quali gioelli e tecnologia. Gli sneakerhead, così si choamano i collezionisti di sneakers, sono disposti a spendere cifre assurde per accapparrarsi il modello ambito.
Ha fatto notizia, per esempio, un paio di scarpe vendute all’asta di Scp negli Stati Uniti, per ben 71,533 dollari, l’equivalente di 63 mila euro circa. Quali erano queste scarpe e cosa avevano di così tanto speciale? Innanzittutto la misura, oltre 43, in secondo luogo il proprietario. Infatti si trattava delle AirShip Nike Jordan, quelle con tomaia bianca e rossa, che furono indossate dal cestista fuoriclasse. L’acquirente? Un raccatapalle di Los Angeles. In questo caso a spingere all’acquisto, probabilmente, è stata la passione più che il collezionismo mero.
Il mercato delle sneakers in edizione limitata
Facile farsi un’idea di come il mercato delle sneakers sia quanto mai fiorente. Senza indugi, possiamo affermare che ha raggiunto un giro d’affari di ben55 miliardi di dollari, una cosa come 49 miliardi di euro. Negli Stati Uniti a spartirsi questo redditizio mercato sono il brand Nike, per il 90%, Adidas e Under Amour. Eppure, se si pensa che agli esordi di Jordan, la Nike non era altro che una piccola azienda affamata di successo.
Ma se una volta il tema centrale di questo settore di produzione calzaturiera era l’originalità, la particolarità dello stile, oggi a decretare il successo di questo o di quell’altro modello è la sua esclusività, le sneakers oggi sono diventate un vero status symbol.
Consigli per chi vuole fare acquisti
Chi pensa che questo mercato sia di facile consumo, sbaglia. Purtroppo ci sono molti tranelli e si rischia, se non si ha già una certa esperienza, di prendere la classica “sola”. Per evitare di finire in brutte avventure, è bene fare i prorpi acquisti sempre su siti accreditati, soprattutto dove siano specificati chiaramente i termini per il recesso, come nel portale hypeclothinga.com.
Gli acquisti sicuri sono solo quelli dove il cliente viene indìformato in modo trasparente e sulla tipologia del prodotto e nelle modlità d’acquisto. Pronti a iniziare la vostra collezione?