Ci sono moltissimi pittori nella storia dell’umanità che sono giustamente diventati così celebri da arrivare imperituri fino a noi, ma solo alcuni di loro meritano di essere considerati i più importanti. Ciò che li rende tali non è solo l’aver lasciato un segno indelebile nella Storia e nella cultura nazionale e internazionale con i loro dipinti, ma aver letteralmente rivoluzionato lo stile e le idee di un intero periodo storico, tanto da arrivare ad influenzarci anche dopo anni (o secoli!) dalla loro scomparsa. Scopriamo insieme quali sono e qual è la loro opera più rappresentativa da vedere assolutamente.
1. Leonardo da Vinci
Riferendoci solo alla pittura, Leonardo da Vinci rivoluzionò il concetto stesso di arte, aggiungendo livelli anatomici e di prospettiva insuperabili ancora oggi. È considerato il genio universale, nella sua vita si dedicò, sempre con grandi successi, a scienza, pittura, scultura, filosofia, matematica, paleontologia, invenzioni, architettura, musica, anatomia, botanica e ingegneria.
L’opera: La Gioconda.
2. Michelangelo Buonarroti
Nonostante solo poche delle opere realizzate da Michelangelo siano arrivate sino a noi, è considerato all’unanimità uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. La sua maestria negli affreschi raggiunse vette mai esplorate prima, lasciando a bocca aperta esseri umani da tutto il mondo e da ogni epoca. Fu il perfetto uomo del Rinascimento italiano, cimentandosi anche come scultore, ingegnere, poeta e architetto.
L’opera: Il giudizio universale.
3. Pablo Picasso
Una delle carriere più prolifiche del Novecento, quando si pensa a Picasso si pensa subito al cubismo, di cui fu il rappresentante più elevato, ma in realtà il genio spagnolo si dedicò con successo a moltissimi stili diversi nel corso della sua lunga vita. Incarnazione di genio e sregolatezza, con le sue opere cubiste riuscì a frantumare il concetto stesso di prospettiva e materia. L’opera: Guernica.
4. Rembrandt
Maestro indiscusso dell’età d’oro olandese, Rembrandt nelle sue incisioni e nei suoi dipinto volse lo sguardo dai paesaggi alla mitologia, dagli eventi storici ai volti umani. Il suo innovativo uso della luce ha ridefinito l’approccio espressivo di un’intera generazione e continua ad incantarci tutt’ora. L’opera: Lezione di anatomia del dottor Tulp.
5. Vincent Van Gogh
Siamo abituati a considerare Van Gogh come uno dei più grandi pittori mai esistiti, ma non la pensavano così i suoi contemporanei. Il meritato riconoscimento arrivò solo nel corso del ‘900, forse perché il suo lavoro post-impressionista, con le sue pennellate drammatiche e i suoi colori vividi, era più vicino all’arte moderna.
L’opera: Notte stellata.
6. Auguste Renoir
Fondatore ed emblematico rappresentante, tra altri, della corrente Impressionista e della pittura en plein air, Renoir ci ha da sempre ammaliati con i suoi ritratti e paesaggi della vita quotidiana parigina, con le sue magnetiche figure femminili e con le sue pennellate veloci che ci hanno raccontato con sentimento la Francia del suo tempo.
L’opera: La colazione dei canottieri.
7. Claude Monet
Gli studi accurati sul tempo e la luce e l’incredibile pazienza che le contraddistingue, rendono le opere di Monet tra le più amate dell’Impressionismo, movimento che proprio da lui prende il nome.
L’opera: Impressione, levar del sole.
8. Salvador Dalí
L’epitome del Surrealismo, nelle opere così come nella vita. L’eccentrico pittore spagnolo ha realizzato alcuni dei quadri più amati e iconici dell’arte. Non solo, scrittore, scultore, cineasta, fotografo e designer, Dalì fu un uomo eclettico e geniale, che riguarderemo con piacere anche fra molti secoli.
L’opera: La persistenza della memoria.
9. Frida Kahlo
La serie di intimi e turbativi autoritratti, l’eredità sociale e culturale che ha abbracciato con tanto ardore nonostante gli ostacoli della vita, i tratti innovatori, i temi onirici e i colori accesi, hanno reso Kahlo un’icona non solo nel campo dell’arte moderna ma anche un pilastro della cultura pop. L’opera: Le due Frida.
10. Edward Hopper
I dipinti enigmatici di Hopper esplorano il cuore più cupo dell’America. Il suo Realismo americano affronta il tema della religione, dell’alienazione, dell’individualismo estremo, ma anche la ricerca della felicità.
L’opera: I nottambuli.