Investire in immobili può essere un business estremamente redditizio se costruito con criterio e strategie adeguate.
A differenza di molti Paesi, primo su tutti gli Stati Uniti, dove questa è una pratica molto diffusa, in Italia fare investimenti immobiliari è un’attività ancora relativamente meno frequente, ma, forse a maggior ragione, meritevole di attenzione da parte di chi ha capacità finanziarie e le giuste competenze.
Improvvisarsi investitori immobiliari, però, può rappresentare un rischio troppo alto, spesso è necessario affidarsi a professionisti del settore o, nel caso in cui si voglia far da sé, bisogna acquisire le nozioni di base e imparare da chi ha alle spalle l’esperienza giusta, seguendo il solco delle buone pratiche già testate.
Non esiste un solo modo di fare investimenti immobiliari, ma, tra i più comuni, c’è sicuramente il flipping immobiliare, ossia come definito da Trend-Online.com
“Acquistare una casa da ristrutturare e una volta ristrutturata e rimodernata, rivenderla e ricavarne un profitto.”
Questa è un’attività estremamente complessa che se fatta bene garantisce ottimi livelli di profitto, ma se al contrario se ne sottovalutano i rischi, improvvisando, si può andare incontro a grosse perdite di capitale (o di guadagno).
Puoi commettere una serie di errori comuni avvicinandoti in autonomia e da neofita agli investimenti negli immobili, analizziamoli in modo da permetterti di agire in maniera più oculata, almeno in fase di approccio.
Ecco gli 8 errori che non devi assolutamente commettere se vuoi realizzare investimenti immobiliari
Non avere una strategia: gli investitori immobiliari ad istinto
Quante volte ti è capitato di sentire persone che dicono di avere “il fiuto per gli affari” e sono convinti di saper essere così bravi nelle trattative da fidarsi esclusivamente del proprio istinto?
Uno dei primi errori che si commettono quando si intende fare affari immobiliari è fare valutazioni a carattere soggettivo, affidandosi alla propria personalità e savoir faire o senza distinguere l’opinione personale dalle valutazioni di carattere tecnico e professionale.
Come da principio base del marketing e delle vendite, bisogna partire dalle reali esigenze del cliente, quindi, in questo caso, dai bisogni dei potenziali acquirenti dell’immobile, lasciando da parte i gusti personali in fatto di location, tipo di casa, mobili e complementi d’arredo, perché anche quello che può sembrarti un immobile “bruttino” di periferia, può rappresentare un’occasione di guadagno maggiore di un bell’attico in una zona centrale.
Speso in questi ambienti si dice “Devi innamorarti dell’affare, non della casa!”
Come per ogni tipo di business o investimento, anche se devi investire in immobili, è necessario formulare una strategia d’azione non lasciando niente all’improvvisazione o alle sensazioni.
Non fare attenzione al conto economico dell’investimento immobiliare
Non essere troppo clemente con te stesso, sii realista in fase di redazione del conto economico!
Innanzitutto è bene partire dal presupposto che è indispensabile fare un piano degli investimenti necessari, dall’acquisto dell’immobile, al costo della ristrutturazione fino alla previsione del prezzo di vendita.
Farlo, però, non significa sempre farlo bene, e spesso succede che si prevedono capitoli di spesa che realisticamente non sono equiparabili alla realtà.
Sistemare l’impianto idraulico ha un costo, l’impianto elettrico anche, gli infissi, e così via con tutte le spese varie ed eventuali insite nel processo di ristrutturazione, e bada bene, non sempre il prezzo che ti eri prefissato come target per la vendita poi corrisponde a quello che realizzerai.
Non fissare degli obiettivi
Come in ogni piano d’azione è importante fissare a priori gli obiettivi che si intende raggiungere con l’attività, in modo tale che avendo ben chiaro il risultato finale è più probabile che non si commettano errori nelle varie fasi dell’operazione.
Una sorta di reverse engineering ovvero “progettazione all’incontrario” partendo dal risultato finale, suddividendo il processo ed eseguendo valutazioni intermedie che ti permettano di non perdere la bussola.
Perché sto operando in questo business? Quali mezzi ho a disposizione e quali obiettivi di profitto intendo realizzare?
Guarda all’obiettivo per disegnare al meglio la strada da percorrere.
Concentrarsi su una zona geografica troppo grande
Sparare nel mucchio non è mai una buona strategia, se non ci si focalizza su un’area geografica ben definita si rischia di andare fuori focus, perdere tempo e magari farsi sfuggire le reali occasioni.
Non credere che più sia ampia la zona e più facile può essere trovare l’affare!
A seconda degli obiettivi prefissati, è bene concentrarsi su una zona specifica, magari non tutta la città, ma solo uno o più quartieri, una cittadina in provincia e non necessariamente una zona esclusiva o extra lusso, ma molto probabilmente, tenendo bene a mente sempre le esigenze di chi potrebbe acquistare l’immobile, può essere più interessante una zona residenziale o più popolare.
Non conosci la zona? Studia il mercato!
In fase di valutazione della zona è necessario conoscere tutte le caratteristiche di quest’ultima e scegliere di conseguenza.
Bisogna aver ben chiari quali sono i plus e i minus del quartiere: fermate metro, autobus, scuole, negozi, parchi, supermercati e tutti i servizi, aree verdi, reputazione della zona e tutti gli elementi utili a rappresentare una motivazione d’acquisto.
E poi, è ovvio, bisogna conoscere l’andamento dei prezzi in una determinata zona, perché se ci si affida solo alla (presunta) astuzia, si rischia di prendere fischi per fiaschi pensando di aver fatto un’ottima trattativa grazie alla scontistica offerta dal venditore, per accorgersi post invece, di aver comprato ad un prezzo che non ti permette di rivendere l’immobile realizzando il guadagno fissato negli obiettivi.
Allo stesso tempo, focalizzarsi sul prezzo, non dev’essere l’unica discriminante, perché non è detto che un immobile che costa davvero poco sia davvero un’occasione.
Riuscirai poi nel tuo intento di rivenderlo? Perché costa così poco?
Non costruire un database degli immobili
Un’ottima azione, e un errore comune è ometterla, è quella di catalogare gli immobili disponibili e visualizzati in un database e registrare cosa succede in fase di compravendita.
Non costruire un database della zona scelta ti porta in breve tempo a perdere molte case interessanti (quindi opportunità di guadagno) e tantissimo tempo.
Comprare un immobile per uso vacanza
Non significa che è sbagliato acquistare una casa al mare o in montagna, significa che non si tratta di un investimento se hai comprato un immobile per goderne senza trarne un profitto.
Non sempre è detto che, ad esempio, a 10 anni di distanza dall’acquisto riuscirai a rivenderlo ad un prezzo maggiorato, dopo aver usufruito dell’immobile.
Diverso è acquistare una villa sul lago per trarne reddito affittandola per brevi periodi, ma in questo caso non sei tu a beneficiare del bene.
Quindi, anche in questo caso, fai bene i conti.
Avere fretta
Può sembrare banale, ma spesso non lo è.
Se ti lasci prendere dalla fretta e dal momento per chiudere un affare per paura di perdere “l’occasione del secolo” ti si può annebbiare la vista, non facendo tutte le valutazioni del caso, riprendendo un po’ il fattore istinto, per poi magari renderti conto di aver preso un abbaglio e aver perso o investito male il tuo capitale.
Le occasioni ci sono e ci saranno sempre, se ci sono dei sintomi che qualcosa non va, non buttarti a capofitto per l’ansia di dover fare per forza qualcosa, ma rimboccati le maniche, analizza quante più informazioni possibili e nel caso lascia stare e guarda altrove.
Non è una sconfitta! Sii paziente e resta lucido.