Investimenti immobiliari: opportunità e rischi nel 2022

Cos’è concretamente un investimento immobiliare?

È decisamente una attività che impiega un capitale, risparmi nella maggioranza dei casi, per acquistare un bene immobile per poter ricavare da esso un guadagno quasi immediato, ad esempio rivendendolo, oppure una rendita futura, ad esempio ponendo l’immobile o gli immobili in affitto.

L’ultimo biennio ha portato uno sconvolgimento anche, e soprattutto, in questo settore, ma in questo periodo così pieno di insidie la casa ha, e avrà sempre, un importante valore per le persone, anche come investimento e in tempi di crisi economica.

L’investimento nel “mattone” è sempre tra i preferiti, soprattutto tra i piccoli investitori, perché è un investimento assolutamente tangibile e concreto, in quanto lo si può veder nascere e crescere negli anni, preferito spesso agli investimenti azionari in quanto più rischiosi e intangibili.

Uno dei tabù da sfatare è quello relativo al fatto che, per investire nel campo immobiliare, bisogna disporre di importanti capitali. Non è così.

Il tempo ci ha fatto conoscere diversi strumenti di investimento, alla portata anche di chi ha piccole somme che vuol far crescere col tempo.

Ad esempio uno strumento su cui vogliamo soffermarci è il crowdfunding immobiliare.

Il crowdfunding lo conosciamo ormai da molto tempo e ha consentito la realizzazione di numerosi progetti e la nascente collaborazione dal basso fra più persone, abbattendo le tradizionali barriere dell’investimento tradizionale.

In campo immobiliare sono nate diverse piattaforme che, con un investimento davvero minimo, consentono il mix ideale tra i pregi indiscussi dell’immobile: rendimenti elevati, garanzie solide e rischi ridotti, che la maggior parte dei prodotti finanziari non può offrire.

Quindi, questo tipo di investimento, può essere certamente annoverato tra le opportunità da cogliere se si vuol muovere qualche passo accorto nel settore.

Una volta acquisito questo modo di ragionare, ci sono sempre alcuni fattori da tenere sempre presente, se ci si sta muovendo per un investimento immobiliare di più elevata entità.

Negli ultimi 25 anni il valore reale degli immobili è sceso circa del 15%. Questo è dovuto principalmente all’effetto dell’inflazione, neanche troppo incisiva in questi anni, e che ha contribuito alla svalutazione del capitale investito.

Altro fattore da considerare assolutamente, tra i più importanti, è quello geografico. Le grandi città come Roma e Milano, nonostante due anni di pandemia in cui si è notata una “fuga” dai grandi centri metropolitani con il conseguente svuotamento di grandi immobili commerciali, rimangono sempre in cima nel panorama dei grandi investimenti immobiliari. A differenza però del periodo pre Covid, gli investimenti immobiliari nei piccoli centri, soprattutto quelli ad attrattiva turistica, sono cresciuti per l’effetto smart working e south working dei piccoli centri, riscoperti anche a livello di investimento immobiliare.

Quando si parla di immobili, una delle prime cose a cui si è portati naturalmente a pensare prima di entrare in un investimento così importante, sono le tasse.

L’investimento immobiliare, come ricordavamo all’inizio, è sempre stato un asset privilegiato nel portafoglio italiano, nonostante la fiscalità del nostro paese non sia una di quelle che lo incoraggi.

Ma andando più a fondo potremo certamente notare come l’investimento sugli immobili è e rimane molto conveniente e a costante rendimento in quanto le tasse, le imposte e tutte le altre spese incidono davvero in maniera quasi irrilevante sia sul valore dell’immobile sia sui guadagni che è possibile generare.