Nell’immaginario collettivo il banchiere è una figura professionale che passa tanto tempo allo sportello a sbrigare pratiche: non è più così. Oggi chi lavora in banca ha altri ruoli, legati maggiormente all’analisi dei dati e alle consulenze. Lavorare in banca resta tuttavia una professione molto ambita, che richiede un percorso formativo specialistico e, come tutti i lavori del futuro, ricco di competenze tecnologiche e soft skills. A tal proposito l’OCSE, a seguito di uno studio effettuato nell’anno della pandemia, ha consigliato a ogni stato di prevedere piani di formazione continua per consentire ai lavoratori di specializzarsi ed essere aggiornati sulle competenze fondamentali per tenersi al passo con i tempi. In questo l’Italia è fanalino di coda, con un tasso di formazione degli adulti al 23% contro la media europea del 40%.
Per lavorare in banca quindi, oltre alla formazione accademica, per continuare a crescere sarà importante coltivare competenze digitali e personali con aggiornamenti periodici e training di lavoro.
Come formarsi
Come già anticipato, per lavorare in banca è fortemente consigliato il possesso di una laurea. L’ambito economico è quello più affine alle professioni bancarie, perché consente di avere una formazione tecnica utile per comprendere i meccanismi di gestione di conti correnti e degli investimenti. La laurea in economia aziendale online può essere una soluzione per studiare in piena autonomia senza doversi necessariamente spostare da casa per seguire le lezioni. Grazie alla piattaforme messe a disposizione dagli atenei online, come Unicusano, si può accedere al materiale didattico in ogni momento della giornata, utilizzando l’e-learning come metodologia di apprendimento.
Una volta conseguita la laurea, le professioni bancarie più richieste, oltre all’operatore di sportello, saranno: consulente e promotore finanziario, risk manager, crediti manager, marketing manager e addetti alla clientela. Seguono poi le professioni dirigenziali, come il direttore e il vicedirettore di filiale, il personale che si occupa delle risorse umane, il responsabile dei contatti con l’estero e delle relazioni con il pubblico.
Sono tutte figure di alto livello, alle quali si può accedere frequentando dei corsi specifici post laurea, come i master. È tuttavia importante per chi desidera intraprendere questa carriera capire sin da subito in quale ramo specializzarsi per poter subito orientare la propria scelta. Le banche infatti non sono tutte uguali: ci sono dei piccoli istituti che richiedono responsabilità minori rispetto ai grandi istituti bancari. Il consiglio è quello di optare per una carriera graduale, senza il rischio di entrare in un contesto troppo oltre le proprie competenze.
Come candidarsi
Il modo più semplice per candidarsi come dipendente bancario è quello di compilare il form sui siti delle banche, che sono delle banche dati di CV consultate periodicamente dai responsabili HR. Sui siti inoltre spesso sono proprio indicate delle posizioni aperte e in quel caso è più semplice individuare la professione per cui si è idonei. Il consiglio è quindi di registrarsi nella sezione lavoro dei siti ed effettuare delle candidature spontanee per entrare negli archivi interni delle banche. Per diventare consulente finanziario bisogna registrarsi all’Albo Unico dei Consulenti Finanziari, che indice ogni 4 mesi le prove per sostenere l’esame, che può essere evitato solo se si ha una comprovata esperienza in questo tipo di mansione.