Problemi di vicinato? L’avvocato consiglia

I problemi di vicinato costituiscono ben il 9,4% dell’ammontare dei contenziosi (rapporto ISTAT del 2015). Sono superati solo da questioni di famiglia, lavoro e contravvenzioni del codice stradale.

Interessanti sono anche due ulteriori dati.
Tra i cittadini rispondenti al sondaggio, ben il 40% ha riportato come i contenziosi si siano chiusi nell’arco di 2-5 anni. Senza contare che solo il 28% era a conoscenza del reale ammontare delle spese. Inoltre, all’aumentare del grado di giudizio, la percentuale di consapevolezza dei costi diminuiva consistentemente.

E, dunque, dati alla mano, arrivare a giudizio per controversie tra vicini, spesso banali, parrebbe la soluzione meno ideale.

Ma come procedere allora in caso di problemi tra vicini? La parola agli esperti.

Come non avere problemi di vicinato: breve guida introduttiva

I problemi di vicinato sono spesso condominiali. Problemi di rumori molesti o di odori persistenti sono tra le cause più comuni di controversie, ma sono frequenti anche quelli relativi agli animali domestici e all’utilizzo degli spazi comuni. Esistono anche problematiche inerenti a tematiche di spazi ampi e confini.

Fortunatamente sembra che ben 4 casi su 5 vengano risolti prima di arrivare in tribunale ma, come abbiamo visto, il numero di quelli che ci approdano costituisce quasi un 10% dei procedimenti civili.

Ecco alcune indicazioni su come poter evitare, per quanto possibile, di arrivare a giudizio.

I primi step da seguire per evitare una lite condominiale

  • Avvisare con cortesia i vicini di un’attività straordinaria: il dialogo e la diplomazia come miglior soluzione

Che sia l’avviso di possibili rumori causati dalla tua festa di compleanno, dall’uso di un barbecue o dell’utilizzo del giardino condominiale da parte del proprio cane in periodo di quarantena, gli avvocati, e il buonsenso, insegnano che la miglior strategia è avvisare.

Se da noi provengono calma e sorrisi, sarà probabile che si venga accolti, anche dall’altra parte, con altrettanta cortesia.

Nelle nostre richieste, comunque, ricordiamo sempre che è meglio evitare ciò che non vorremmo fosse fatto a noi!

  • Chiedere l’intervento dell’amministratore condominiale

Non sempre con la diplomazia si riescono a sciogliere questioni più serie.

Se la risoluzione sembra lontana, però, prima di rivolgerci all’avvocato, ci sono altre misure che è possibile adottare.

Un amministratore condominiale, infatti, può provare a mediare tra le parti (pur ricordando che la sua figura non è quella di mediatore!) ed ha il potere di convocare un’assemblea straordinaria. Qualora si dovessero riscontrare delle contravvenzioni al codice condominiale, le multe possono arrivare ad € 200,00. In caso di recidive, anche € 800,00.

Ma cosa fare se nemmeno l’amministratore condominiale riesce a risolvere i problemi di vicinato?

  • Parlare con un mediatore professionista

Prima di far intervenire un avvocato, c’è un’altra soluzione percorribile, ed è quella del mediatore professionista.

Il mediatore è una figura professionale che aiuta le parti a trovare un accordo, soddisfando alcuni requisiti: deve essere imparziale, assolutamente indipendente e neutrale. Naturalmente dev’essere esperta del tema.

In moltissime province italiane sono disponibili elenchi di mediatori cui è possibile ricorrere per risolvere i propri problemi di vicinato e, ovviamente, non solo (un elenco di mediatori è qui disponibile).

Cosa fare quando nessuna delle soluzioni proposte ottiene i risultati sperati

Se non riesce a giungere ad un accordo nemmeno tramite l’intervento dell’amministratore condominiale o di un mediatore, a quel punto sarà necessario procedere per vie legali.

Si sappia però che arrivare in tribunale comporta alcune problematiche, sicuramente non di secondaria importanza:

  • tempi lunghi per le risoluzioni
  • costi importanti
  • esito incerto, in quanto il giudice dispone di un ampio potere discrezionale.

Anche per gli Avvocati stessi, quindi, laddove possibile, la miglior soluzione è quella del dialogo e della ricerca di una soluzione che sia consensuale.