Riciclo gomme usate: ecco i vantaggi di un innovativo processo

Spesso ci si domanda che epilogo hanno i pneumatici a fine vita e come potrebbero essere utilmente reimpiegati. Ebbene, non si tratta di oggetti da considerare alla stregua di un rifiuto, quanto piuttosto si devono prendere in considerazione come ottimo materiale da riciclo. E i modi per riutilizzare tale materiale sono molteplici.

Le sperimentazioni in merito al riciclo degli pneumatici fuori uso sono sempre più efficaci e gli ambiti sono davvero i più disparati. È chiaro che per lo svolgimento di simili operazioni, serve affidarsi solo ed esclusivamente a dei professionisti del settore, come ad esempio la ditta Ghirarduzzi, che ha creato una linea completa di separazione granulo di gomma che si ottiene dal recupero pfu / epdm, garantendo risultati di tutto rispetto nell’ambito del recupero e dello smaltimento di gomme auto a fine utilizzo.

Il processo di recupero di gomme fuori uso

Questo particolare procedimento prevede, prima di tutto, lo stoccaggio degli pneumatici usati all’interno di specifici spazi. Successivamente, sarà compito di appositi consorzi autorizzati, provvedere ad effettuare la raccolta, così come al loro smaltimento. In seguito, ecco che le gomme vengono inviate presso appositi centri di smistamento e recupero.

La prima distinzione che viene fatta è quella tra pneumatici che si possono ancora riutilizzare, e di conseguenza, saranno oggetto di un processo di rigenerazione con un nuovo battistrada, oppure pneumatici fuori uso. Questi ultimi vengono smaltiti, in maniera tale da ricavare del granulato o del polverino di gomma e, di conseguenza, poter tornare utili in tutti quei processi in ambito industriale.

Questo processo, da un lato, è utile in tema di recupero energetico. Le gomme vengono impiegate come vero e proprio combustibile alternativo all’interno di ditte come caldaie industriali, cementifici, ma anche acciaierie, oltre che per sistemi di riscaldamento urbani. Nella maggior parte dei casi, però, il principale riutilizzo è quello legato al recupero di materia.

Riciclo PFU: ecco alcune curiosità tutte da scoprire

Nel momento in cui la gomma degli pneumatici non più utilizzabili è stata scomposta fino ad ottenere dei granuli, ecco che si può riadattare per un gran numero di scopi. Nella maggior parte dei casi il riciclo prevede poi di sfruttare tali scarti per la realizzazione di pannelli insonorizzanti, così come di utili e pratici tappetini anti-calpestio. Insomma, come dei veri e propri isolanti acustici.

Anche nel mondo dello sport, però, c’è la possibilità di riciclare uno pneumatico a fine vita. Infatti, sempre riducendo in granuli la gomma, ecco che quest’ultima si può utilmente reimpiegare come se fosse del materiale da invaso per dei cambi in erba, piuttosto che per la pavimentazione di determinate superfici. Dal punto di vista drenante, è chiaro che l’efficacia di tale materiale è notevole e, insieme ad un alto livello di elasticità, c’è una notevole capacità di assorbire qualsiasi urto.

Non solo pavimentazione per impianti sportivi, ma anche nell’ambito di interventi di riqualificazione cittadina, come ad esempio le asfaltature, ecco che il riciclo degli pneumatici a fine vita può diventare molto importante. Infatti, il polverino di gomma che si ottiene dall’operazione di frantumazione dei PFU viene impiegato praticamente a livello mondiale per la realizzazione di asfalti modificati. Il fatto di combinare la gomma con l’asfalto offre la possibilità di costruire delle pavimentazioni stradali in grado prima di tutto di durare molto di più, ma d’altro canto anche di essere più silenziose e aderenti in frenata. Secondo diverse statistiche, pare che se l’intera gomma che si trova negli pneumatici di fine vita in Italia fosse impiegata per la produzione di asfalti gommati, ecco che si potrebbe provvedere alla pavimentazione di qualcosa come 19 mila chilometri di strade in un solo anno.

Il riutilizzo nelle strade

Il fatto che la gomma presenti un alto livello di resistenza rispetto agli urti, evitando quindi la deformazione, rappresenta un aspetto molto importante nell’ambito dei lavori stradali. Non solo, visto che anche quando si tratta di effettuare degli interventi di riqualificazione urbana, come ad esempio quelli che hanno ad oggetto l’arredo urbano. Quindi, la gomma può essere utilmente impiegata con funzione di protezione, ma anche di rivestimento di normali elementi che fanno parte dell’arredo urbano, che presentano un alto rischio di impatto, come ad esempio le rotatorie, piuttosto che fioriere e aiuole che fungono da spartitraffico.

Ci sono anche altri elementi dell’arredo urbano che potrebbero essere realizzati con il recupero degli pneumatici fuori uso. Si tratta, nello specifico, di rallentatori, delimitatori di corsie, ma anche di cordoli. Insomma, ancora una volta possiamo notare come l’impiego della gomma da PFU possa tornare utile davvero in molteplici ambiti ed occasioni. Non dobbiamo dimenticare, infine, pure gli interventi di pacciamatura. Il cippato, dopo essere stato rivestito con specifiche resine in poliuretano, è stato notevolmente usato come alternativa rispetto alla corteccia di conifere per svolgere operazioni di pacciamatura di spazi verdi privati e pubblici, ad esempio, anche se in Italia si tratta di una pratica ancora poco diffusa.