Rinnovare la cessione del quinto: come fare

Una delle formule più praticate per ottenere un prestito è senza dubbio quella della cessione del quinto dello stipendio. Si tratta di una modalità che può essere utilizzata solo dai lavoratori dipendenti, pubblici o privati, e dai pensionati. Perché si chiama cessione del quinto dello stipendio? La motivazione è da ricercare nel calcolo che viene effettuato per capire la massima cifra elargibile quando si va a rimborsare la rata dal prestito: l’importo, infatti, può essere al massimo un quinto dello stipendio netto mensile o della pensione percepita.

Come fare il rinnovo della cessione del quinto

Come tutti i prestiti, anche la cessione del quinto dello stipendio prevede una restituzione da completare entro un certo lasso di tempo, che solitamente non va mai sotto i due anni e non supera mai i dieci. Ma la cessione del quinto dello stipendio può essere rinnovabile? Come rinnovare la cessione del quinto nel 2019?

Questa è una delle caratteristiche che spingono i lavoratori dipendenti e i pensionati a praticare questa tipologia di prestito. In sostanza, prima della scadenza, si può procedere ad una “rinegoziazione” che consente di estinguere il finanziamento stipulato fino a quel momento e realizzarne un altro.

Tuttavia, per procedere al rinnovo della cessione del quinto bisogna sempre rispettare alcune condizioni, ovvero quelle stabilite dal D.P.R. del 5 gennaio 1950 che regola proprio questa modalità di prestito.

Tanto per cominciare, per richiedere il rinnovo della cessione del quinto bisogna aver pagato almeno il 40% del prestito. Per fare un esempio, se il finanziamento pattuito ha una durata di 120 mesi, si può procedere al rinnovo solo dopo aver pagato almeno 48 delle rate previste. Tuttavia, questo schema ammette anche delle eccezioni.

Ad esempio, se la cessione del quinto dello stipendio è basata su 60 mesi, si può procedere alla rinegoziazione anche prima dei 24 mesi, a patto però che il nuovo accordo preveda una durata di 120 mesi.

Per ottimizzare i tempi, la richiesta può essere effettuata anche prima del pagamento del 40% del prestito, chiedendo magari anche un anticipo: tuttavia, nel 2019, sembra che questa pratica sia in via di cancellazione per via di una serie di problematiche.

Il rinnovo della cessione del quinto dello stipendio è sicuramente una formula piuttosto vantaggiosa, dato che il precedente finanziamento deve essere comunque erogato interamente: pertanto, la somma aggiunta nel nuovo prestito verrà considerata come nuova liquidità. Molto spesso, con il nuovo accordo si possono anche stabilire degli interessi minori rispetto a quello precedente.

Quando si va ad estinguere la precedente cessione del quinto dello stipendio, ci si chiede sempre se i costi previsti nel contratto e già sostenuti possono essere rimborsati vista la rinegoziazione del prestito. È effettivamente così, ovvero è previsto il rimborso dei costi relativi alla durata residua della precedente cessione del quinto.

Tuttavia ci sono anche alcuni costi per cui non è previsto alcun rimborso: sono quelli comunemente noti come “up front” e fanno riferimento alle spese di istruttoria o a quelle per la gestione della pratica.

Conteggio estintivo, a chi rivolgersi

Per capire nel dettaglio se conviene effettuare la rinegoziazione del prestito, conviene sempre richiedere il conteggio estintivo, da inoltrare presso l’istituto che ci ha fornito il prestito, in questo caso la cessione del quinto dello stipendio. In genere, una volta effettuata la richiesta (che può essere effettuata su carta semplice indicando il numero del contratto e allegando un documento di identità), la risposta dovrebbe giungere entro dieci giorni lavorativi.