Anche nell’edizione dei giochi di Rio 2016 l’Italia si è dimostrata una potenza nel tiro; la doppietta di Niccolò Campriani nella carabina, oro anche nella specialità 50 metri tre posizioni, dopo quello dei 10 metri, si va ad aggiungere alle due medaglie ottenute nello skeet sia dagli uomini che dalle donne, con Gabriele Rossetti e Diana Bacosi. Per l’ingegnere fiorentino la vittoria è arrivata proprio all’ultimo tiro, con il sorpasso sul russo che fino a quel momento conduceva nel punteggio.
Per Campriani si tratta della terza medaglia d’oro in due olimpiadi, avendo già ottenuto un successo nell’edizione di Londra 2012. Una curiosità nella sua vittoria: nella finale ha sparato utilizzando larma normalmente utilizzata dalla fidanzata, la Zublasing, anche lei tiratrice con la carabina e presente ai giochi. Nello skeet femminile la Bacosi ha vinto all’esordio olimpico, battendo un’altra italiana, Chiara Cainero.
Rio 2016, l’ultima di Michael Phelps
Tutti in piedi a Rio de Janeiro per Michael Phelps. Il nuotatore americano ha chiuso la sua avventura olimpica, iniziata nell’edizione del 2004 ad Atene, conquistando 23 medaglie d’oro, cinque delle quali a Rio 2016.
Il più grande atleta di sempre nel nuoto, capace di vincere 8 ori in una sola edizione, quella di Pechino. Phelps aveva dichiarato al momento del suo esordio: “voglio cambiare il mondo del nuoto, fare come Michael Jordan ha fatto con il basket”, e la sua bravura chi ha fatto vincere 23 medaglie d’oro, guarda caso il numero che ha contrassegnato, sulla maglietta, la carriera del suo grande omonimo del basket.
In questa edizione il nuotatore americano non è apparso, come successe a Pechino, un “uomo macchina”; sicuramente è diventato più “umano”, ma questo gli ha consentito comunque di mettere al collo un’altra serie di medaglie.
Rio 2016, il medagliere sorride agli Stati Uniti
A poco più di metà del percorso olimpico, gli Stati Uniti si confermano la nazione guida dell’intero movimento sportivo mondiale, con la conquista di 69 medaglie complessive, 26 delle quali del metallo più pregiato.
E la Gran Bretagna sta facendo la corsa per il secondo posto con la Cina, entrambe arrivare a quota 15 ori, con gli inglesi che vantano 3 argenti in più, ma un minor numero di medaglie complessive.
Sta facendo molto bene anche la rappresentativa italiana, che è già in linea con le previsioni fatte dal presidente del Coni, con 21 medaglie conquistate, ma soprattutto von i 7 ori, tra i quali i due di Campriani. Per L’Italia attualmente c’è il settimo posto nella generale, con gli azzurri che puntano a restare tra le prime 10, l’aristocrazia mondiale dello sport.
Rio 2016, la prima volta per Kosovo e Singapore
Alla prima partecipazione assoluta alle Olimpiadi, per il Kosovo è arrivata la storica prima medaglia d’oro. A far risuonare le note dell’inno kosovaro è stata una judoka, Majlinda Kelmendi, che nella finale della categoria 52 chilogrammi donne, ha battuto una italiana, Odette Giuffrida.
In questo casi si può dunque utilizzare per la 25enne kosovare l’espressione, “fare la storia”. Prima medaglia d’oro olimpica anche per un altro paese, Singapore, che ha ottenuto il successo grazie ad un nuotatore, Schooling, che si è aggiudicato i 100 farfalla, in una gara che ha visto piazzarsi ben tre atleti ex-aequo alle sue spalle con la medaglia d’argento, tra i quali l’americano Phelps, idolo del nuotatore di Singapore, che avrà quindi un motivo in più per ricordarsi questa impresa.
Rio 2016, la Cagnotto chiude con un bronzo
Tania Cagnotto, la migliore tuffatrice italiana di sempre lascia con la conquista della medaglia di bronzo nei tuffi dal trampolino di tre metri, dopo le due inarrivabili cinesi. Anche in questa occasione, come in tante precedenti, la Cagnotto si è dimostrata una splendida agonista; il terzo posto infatti è stato conquistato con l’ultimo tuffo della finale, superando una canadese con una prova al limite della perfezione.
A Rio 2016 la Cagnotto è salita due volte sul podio, vincendo anche l’argento nella specialità del sincronizzato, sempre dal trampolino di 3 metri, insieme a Francesca Dallapè.
Rio 2016, Paltrinieri sul tetto del mondo
Era il favorito numero 1, Gregorio Paltrinieri, dopo la conquista del titolo mondiale nei 1500 metri stile libero, ed era atteso al varco da tutti. C’era il rientro nella specialità del primatista mondiale, il cinese Sun Yang, c’erano americani ed australiani, ed anche il suo “gemello”, il livornese Detti, che poi si è andato a prendere il bronzo.
Gregorio non ha deluso, ha segnato il miglior tempo nelle qualificazioni, con il cinese eliminato, ed ha poi corso in testa tutta la finale, sfiorando anche il record del mondo, tenuto fino agli ultimi 50 metri e poi svanito, lasciando però la medaglia d’oro, ed un futuro che lo vedrà grande protagonista, con la caccia al record del mondo ancora aperta.