Ristrutturare un negozio: i consigli per non farsi trovare impreparati

Quando ci si accinge a ristrutturare un negozio, il rispetto delle tempistiche previste e l’attenzione al budget stabilito rappresentano i segreti del successo dell’attività. Si tratta, per altro, di un impegno che non deve essere preso sotto gamba, dal momento che comporta una serie di operazioni caratterizzate da un elevato livello di complessità, non solo in termini di precisione ma anche dal punto di vista della velocità: insomma, ogni giorno in più che un negozio rimane chiuso per i lavori di ristrutturazione è un giorno perso per la conclusione di buoni affari. Ovviamente, essere rapidi non vuol dire dimenticarsi delle normative per la sicurezza e la salubrità a cui si deve prestare attenzione nei luoghi di lavoro e nei pubblici esercizi.

I costi

Come si può intuire, la ristrutturazione di un negozio può prevedere una serie di ostacoli da non trascurare: ecco perché è sempre consigliabile valutare con cura le proposte di più imprese edili, evitando di affidarsi subito alla prima con cui si entra in contatto solo perché si desidera che i lavori terminino nel minor tempo possibile. Per quel che riguarda le spese da affrontare, si va dai 250 agli 850 euro al metro quadro: si parla, ovviamente, di costi medi, in quanto le variabili in gioco sono numerose. Tra queste ci sono, per esempio, la scelta dei materiali, il costo orario della manodopera e le eventuali modifiche strutturali che si rendono necessarie. Confrontando più di un preventivo si ha la certezza di trovare la soluzione più adatta in funzione degli adeguamenti che devono essere apportati.

Un lavoro a regola d’arte

Nel caso della ristrutturazione negozio, un lavoro a regola d’arte è quello che rimane entro i limiti di budget previsti e che viene eseguito prima della scadenza concordata: ovviamente gli imprevisti possono sempre capitare, ma l’impresa migliore è quella che è in grado di neutralizzarli anche nel caso in cui si presentino. A tale scopo, risultano fondamentali l’ispezione del sistema idraulico e la valutazione dell’impianto elettrico. Per quest’ultimo le spese si possono aggirare attorno ai 3mila euro, mentre per l’impianto idraulico non è da escludere una cifra che si avvicini ai 5mila, ipotizzando di avere a che fare con un ambiente caratterizzato da una superficie di circa 80 metri quadri. Per altro, non è detto che l’impianto idraulico sia indispensabile per tutte le attività: in alcuni casi può essere rappresentato semplicemente dai servizi igienici, il che permette di spendere molto poco.

Gli altri costi

Lo smantellamento degli impianti e delle attrezzature già esistenti è un altro degli aspetti che vanno tenuti in grande considerazione: in questo caso il prezzo varia in funzione della grandezza del locale e del tipo di installazioni con cui si ha a che fare. Quando si rifà il pavimento, è preferibile avvalersi di mattonelle anti-scivolo, ma sapendo che il loro costo è più elevato rispetto a quello di altri materiali più diffusi: si può arrivare fino a 40 euro al metro quadro. Rifare l’intonaco, realizzare un soppalco, tinteggiare le pareti e isolare i muri al fine di contrastare la comparsa di possibili infiltrazioni di umidità sono ulteriori operazioni che si possono rendere necessarie nel contesto di una ristrutturazione. Altre spese di non poco conto, infine, sono quelle relative agli infissi e alle vetrine, senza dimenticare gli eventuali costi di adempimenti burocratici da soddisfare.