Cos’è un impianto oleodinamico
Componenti e modalità di funzionamento
Nel corso del tempo, questi sistemi si sono arricchiti di molteplici elementi, andando incontro a una maggiore complessità costruttiva: è abbastanza frequente trovare oggi dei sistemi con più pompe idrauliche, che possono svolgere un ruolo di aumento della potenza generale oppure di scorta, nel caso in cui la pompa principale sia in fase di manutenzione oppure sia guasta.
Il fluido all’interno del contenitore viene aspirato da un tubo, la cui bocca è posta quasi a ridosso del fondo del serbatoio. Da qui, viaggia attraverso condotti che alimentano diversi gruppi di valvole, di varie dimensioni e ognuna con una funzione specifica: vi si trovano, solitamente, la valvola di massima (che regola la pressione dell’intero impianto e consente lo scarico dell’olio nel caso in cui la pressione superi i livelli di allerta massima), le elettrovalvole, i regolatori di flusso e le valvole che portano a una riduzione della pressione.
Anche in questo caso, la complessità degli impianti e delle valvole fa si che non esistano modelli uguali agli altri sul mercato e che ognuno abbia la sua peculiare caratteristica, sulla base delle utenze e della specifica committenza.
La maggior parte degli impianti presenta anche scambiatori di calore, dei piccoli dispositivi che sfruttano i principi dello scambio termico o dell’immissione dell’acqua per abbassare la temperatura del fluido utilizzato. Generalmente, infatti, uno dei problemi più importanti che ci si trova ad affrontare in questi impianti è dato dal controllo della temperatura, già di suo molto alta. Valori troppo elevati corrono il rischio di creare guasti e danneggiare alcuni componenti del macchinario, riducendo anche il ciclo di vita degli stessi.
L’ultima parte dell’impianto è costituita da cilindri e motori idraulici: si tratta del pezzo più importante dell’intero impianto, in quanto consentono di muovere tutti i sistemi ad essi collegati, grazie all’azione del fluido spinto in pressione. E’ bene evidenziare che, per ottenere risultati affidabili e di alto livello, è necessario che la pressione all’interno dei sistemi oleodinamici sia proporzionale alla forza di resistenza. In caso contrario, si corre il rischio di avere poca potenza e quindi di non far funzionare il macchinario a dovere.
Utilizzi nell’industria
Presse idrauliche, cesoie e piegatrici sono all’ordine del giorno nell’attività di questi settori industriali, ma non sono gli unici utilizzi che se ne possono fare. Ad esempio, i sistemi oleodinamici sono spesso usati anche nella mobilità per spostare mezzi agricoli o edili come ruspe e gru. Naturalmente, in questo caso, parliamo di sistemi più piccoli di quelli che sono utilizzati nelle grandi fabbriche.