Come utilizzare i sistemi oleodinamici nell’industria

I sistemi oleodinamici trovano numerose applicazioni nell’industria, dai cantieri alle fabbriche, fino ad arrivare al mondo agricolo. La versatilità e l’affidabilità di questi strumenti rappresentano un modo efficace per ottimizzare i tempi di lavoro e aumentare la sicurezza.

Cos’è un impianto oleodinamico

Nel dettaglio, gli impianti oleodinamici sono dei sistemi progettati per fare in modo che un fluido venga portato a una determinata pressione, con l’ausilio di tubazioni rigide e flessibili, cilindri e motori idraulici. Generalmente il fluido utilizzato è l’olio minerale, talvolta sostituito da composti a base di acqua glicole, estremamente resistenti alle alte temperature.

Componenti e modalità di funzionamento

I sistemi oleodinamici sono costituiti da un serbatoio metallico con una capacità variabile a seconda delle esigenze richieste per l’uso del macchinario: si può andare da piccoli serbatoi di pochi litri fino a grandi recipienti da migliaia di metri cubi. Insieme al serbatoio, questi impianti presentano un motore elettrico accoppiato a una pompa idraulica, che ha il compito principale di portare il fluido del serbatoio in pressione. Anche in questo caso, sono presenti diverse tipologie di motori e pompe idrauliche, in base alla potenza richiesta dal committente del sistema oleodinamico.

Nel corso del tempo, questi sistemi si sono arricchiti di molteplici elementi, andando incontro a una maggiore complessità costruttiva: è abbastanza frequente trovare oggi dei sistemi con più pompe idrauliche, che possono svolgere un ruolo di aumento della potenza generale oppure di scorta, nel caso in cui la pompa principale sia in fase di manutenzione oppure sia guasta.

Il fluido all’interno del contenitore viene aspirato da un tubo, la cui bocca è posta quasi a ridosso del fondo del serbatoio. Da qui, viaggia attraverso condotti che alimentano diversi gruppi di valvole, di varie dimensioni e ognuna con una funzione specifica: vi si trovano, solitamente, la valvola di massima (che regola la pressione dell’intero impianto e consente lo scarico dell’olio nel caso in cui la pressione superi i livelli di allerta massima), le elettrovalvole, i regolatori di flusso e le valvole che portano a una riduzione della pressione.

Anche in questo caso, la complessità degli impianti e delle valvole fa si che non esistano modelli uguali agli altri sul mercato e che ognuno abbia la sua peculiare caratteristica, sulla base delle utenze e della specifica committenza.

La maggior parte degli impianti presenta anche scambiatori di calore, dei piccoli dispositivi che sfruttano i principi dello scambio termico o dell’immissione dell’acqua per abbassare la temperatura del fluido utilizzato. Generalmente, infatti, uno dei problemi più importanti che ci si trova ad affrontare in questi impianti è dato dal controllo della temperatura, già di suo molto alta. Valori troppo elevati corrono il rischio di creare guasti e danneggiare alcuni componenti del macchinario, riducendo anche il ciclo di vita degli stessi.

L’ultima parte dell’impianto è costituita da cilindri e motori idraulici: si tratta del pezzo più importante dell’intero impianto, in quanto consentono di muovere tutti i sistemi ad essi collegati, grazie all’azione del fluido spinto in pressione. E’ bene evidenziare che, per ottenere risultati affidabili e di alto livello, è necessario che la pressione all’interno dei sistemi oleodinamici sia proporzionale alla forza di resistenza. In caso contrario, si corre il rischio di avere poca potenza e quindi di non far funzionare il macchinario a dovere.

Utilizzi nell’industria

Come anticipato, i sistemi oleodinamici sono largamente utilizzati nell’industria, in particolare in alcuni processi produttivi che prevedono la creazione e movimentazione di merci pesanti e ingombranti. E’ facile trovare questi impianti all’interno dei cantieri e delle fabbriche, soprattutto dove è necessario lavorare lamiere, materiali metallici o termoplastici.

Presse idrauliche, cesoie e piegatrici sono all’ordine del giorno nell’attività di questi settori industriali, ma non sono gli unici utilizzi che se ne possono fare. Ad esempio, i sistemi oleodinamici sono spesso usati anche nella mobilità per spostare mezzi agricoli o edili come ruspe e gru. Naturalmente, in questo caso, parliamo di sistemi più piccoli di quelli che sono utilizzati nelle grandi fabbriche.