Talee di Cannabis, come si ricavano

Produrre nuove piante partendo da una madre è necessario per tramandare il patrimonio genetico di una specie o per ottimizzare i processi di coltivazione. Clonare la cannabis non è un processo particolarmente complicato, ma richiede un certo grado di esperienza sia nel caso in cui siate produttori di cannabis legale sia che lo facciate per hobby. Secondo le ultime normative, chiunque può tenere in casa delle piante di cannabis, ma nel momento della vendita queste devono essere corredate da un cartellino con regolare certificazione EU.
Prima di analizzare come clonare una pianta di cannabis, è importante esplorare il concetto di talea e come riconoscere le piante madre migliori per procedere nel processo.

Cos’è una talea e una pianta madre

Una talea (o clone) è una parte della pianta madre che mantiene lo stesso patrimonio genetico. Per garantirsi di avere delle ottime talee è importante che la pianta madre di canapa sia in ottima salute e robusta. Si dovrà inoltre verificare che la pianta scelta sia femmina: se non abbiamo questa informazione a priori, possiamo attendere il periodo della pre-fioritura per averne la certezza.
Dal momento in cui troviamo la pianta che vogliamo utilizzare, questa diventerà la madre e verrà mantenuta in vita solo per la produzione di talee. La pianta madre scelta ha bisogno di circa diciotto ore di luce per mantenere la propria crescita vegetativa anche oltre i quindici anni. Le talee provenienti da questa pianta madre avranno una crescita eccezionale, tale da farle mantenere l’aroma, il contenuto di cannabinoidi e resa della pianta madre. È necessario tenere a mente che la pianta madre a un certo punto comincerà a produrre talee sempre meno produttive, motivo per il quale è importante che venga sostituita periodicamente con altre nate da semi, selezionando sempre quella migliore.
Scegliere di coltivare una talea è più conveniente rispetto alla semina perché ti consente di selezionare le piante più rigogliose, non soggette all’attacco di parassiti o muffe. Se vi rendete conto di avere una pianta con queste caratteristiche, è importante che si proceda alla clonazione per salvaguardarla.

Strumenti necessari per la produzione

Dopo questa breve spiegazione sul concetto di clone e di pianta madre elenchiamo qui di seguito gli strumenti di cui abbiamo bisogno per ricavare le talee cannabis:

  • Uno strumento di taglio che produca dei tagli netti, come un bisturi o un taglierino, possibilmente nuovo o sterilizzato con acqua ossigenata.
  • Gli ormoni radicanti in polvere o in gel sono utili per facilitare la radicazione.
  • Una mini serra in plastica per la propagazione delle radici delle talee di cannabis. È uno strumento basilare perché mantiene costante l’umidità e la temperatura.
  • I Jiffy di torba o cubetti di rockwool servono per mettere a dimora le piantine di cannabis, perché rendono il terreno sterile.
  • Un test per il PH e uno per la sua regolazione sono importanti in fase di germogliazione. Sono venduti regolarmente, per esempio nei negozi di giardinaggio e di animali.

Come produrre le talee

Quando abbiamo individuato la pianta madre perfetta e ci siamo procurati tutti gli strumenti necessari, possiamo passare alla produzione della talea.
Abbiamo verificato innanzitutto che la pianta madre abbia un buon numero di ramificazioni, cioè che sia cresciuta in maniera sana e cespugliosa. Prima di passare al taglio, dobbiamo nebulizzare la pianta per almeno una settimana, una volta al giorno, così da ridurre i livelli di azoto in essa contenuti. Questo passaggio è importante per la corretta riuscita della clonazione.
Passiamo ora alla preparazione del terreno. L’acqua che andremo ad utilizzare per bagnare il terriccio prima di piantare la talea non dovrà avere un PH superiore a 6,5-6,6. Così come è importante che anche la serra sia sterilizzata prima dell’utilizzo: il metodo migliore è quello di igienizzarla con una soluzione composta da quattro parti di acqua per ogni parte di candeggina.
Prima di passare al taglio della pianta madre, nebulizzarla con acqua e scegliere una porzione di ramo che abbia almeno due internodi con foglie sane, lungo circa 10-15 cm. Tagliare le foglie del primo internodo e successivamente recidere il ramo con un angolo di 45° all’altezza dell’internodo dal quale abbiamo rimosso le foglie. Immergere immediatamente il ramo tagliato nella soluzione contenente gli ormoni radicanti per circa 20 secondi. Adagiare poi il ramo nel terriccio preparato e nebulizzare la talea di cannabis appena piantata per evitare che perda umidità.
Riporre la mini serra richiusa correttamente in un luogo buio per dodici ore. Passate queste prime dodici ore, alle talee di cannabis bisognerà garantire un adeguato tempo di luce (diciotto ore) e buio (sei). La temperatura dovrà rimanere costante tra i 20° e i 27°. Ogni dodici ore nebulizzare.
Se il procedimento viene svolto in maniera corretta, le talee dopo circa quindici giorni dovrebbero aver sviluppato le radici e possiamo considerarle delle vere e proprie piante. È possibile a questo punto trapiantare i cloni per farli crescere e portarli a fioritura.