L’esigenza di tenere sotto controllo e di proteggere la propria abitazione, sia nei suoi locali interni che nei suoi ambienti esterni, è comune a chiunque, a prescindere dalla regione in cui si vive e dall’entità del patrimonio economico che deve essere difeso dalle incursioni dei malintenzionati. Dalle ville con giardino ai negozi, dai magazzini all’aperto agli appartamenti in condominio, tutte le location potenzialmente interessanti per i ladri meritano di diventare più sicure, magari con l’aiuto di telecamere che consentano di registrare filmati e immortalare immagini degli intrusi. La richiesta di un sistema per la videosorveglianza, dunque, è una necessità diffusa, ma non sempre i clienti sanno a chi rivolgersi e qual è il prodotto più adatto ai loro bisogni.
I furti in Italia
I dati relativi ai furti in Italia sono preoccupanti: lo scorso anno, solo nella provincia di Milano si sono verificate più di 18mila irruzioni in appartamento. Tale cifra riguarda, ovviamente, solo i furti che le vittime hanno denunciato: ciò vuol dire che gli episodi sono stati molto più numerosi. In tutta la Lombardia, sono stati denunciati oltre 52mila furti, e su tutto il territorio nazionale il numero arriva a sfiorare le 235mila unità. Nel 2006, i furti complessivi in Italia erano stati poco più di 141mila, il che significa che nel giro di un decennio c’è stata una escalation invero preoccupante, con un centinaio di migliaia di effrazioni in più. Anche rispetto alla situazione europea, l’Italia è ai primi posti nella classifica – ben poco onorevole – dei furti in casa: la graduatoria Eurostat-Unodc ci vede, nostro malgrado, davanti alla Germania, alla Spagna e alla Francia.
Come reagire
Di fronte a cifre così inquietanti non si può fare a meno di reagire, e la soluzione è rappresentata da un kit videosorveglianza o comunque da un sistema antifurto il più possibile evoluto. Le tecnologie più avanzate, per fortuna, consentono di beneficiare di prezzi accessibili, ma soprattutto garantiscono una notevole affidabilità. I kit, in particolare, hanno il pregio di offrire un risparmio economico significativo, ma anche un notevole risparmio di tempo, in rapporto alla loro installazione e alla loro configurazione. Per di più, sul mercato si può trovare un assortimento decisamente variegato e ricco di proposte, tali da andare incontro ai bisogni di tutti: mentre i sistemi entry level hanno un costo contenuto, chi è in cerca di opzioni più professionali può approfittare di telecamere decisamente potenti.
Nella scelta del prodotto più adatto alle proprie necessità, c’è da tenere conto in primo luogo del perimetro che deve essere monitorato: si tratta di valutare, in altri termini, la distanza tra ciascuna telecamera e l’area più distante da essa. Al tempo stesso, è utile prendere in esame le zone d’ombra potenziali, per essere certi di usufruire di una protezione ottimale. Nulla vieta di usare una sola telecamera fissa, meglio se wireless, grazie alla quale gli ambienti che devono essere protetti possono essere monitorati anche se non è presente nessuno. Basta accendere il proprio tablet o il proprio smartphone e in tempo reale si osserva quel che accade.
I sensori di apertura e i sensori di movimento
Un impianto di videosorveglianza può essere abbinato con dei sensori di apertura: si tratta di sistemi che consentono di mettere gli accessi in sicurezza e che segnalano l’apertura delle finestre e delle porte. Così, anche se l’abitazione viene lasciata incustodita, si può andare via tranquilli; e lo stesso discorso vale, naturalmente, per un magazzino, per un negozio o per qualsiasi altro ambiente da proteggere. Con l’aiuto dei sensori di movimento, poi, si ha l’opportunità di rilevare in modo istantaneo la presenza di potenziali malintenzionati: le telecamere, infatti, servono a identificarli, ma si sa che prevenire è meglio che curare. Tali sensori servono a individuare ogni anomalia: gli ultrasuoni e le microonde identificano le variazioni nel movimento volumetrico, mentre gli infrarossi si occupano delle variazioni di calore dei corpi.
Guida alla scelta
La grande offerta di impianti di videosorveglianza a disposizione sul mercato rischia di disorientare chi non è esperto del settore e non sa quale proposta scegliere. Alcune regole restano, tuttavia, fondamentali per assicurare la massima soddisfazione: per esempio, è opportuno ricercare un prodotto che sia munito di un Digital Video Recorder – il cosiddetto DVR – affidabile. Il compito di questo dispositivo è quello di ricevere dalle telecamere le informazioni video, per poi memorizzarle su disco interno in formato digitale. Perché è importante sceglierlo con attenzione? Perché un acquisto non adeguato si può tradurre in registrazioni di qualità carente o comunque di modesta risoluzione.
La tecnologia HD-CVI è, da questo punto di vista, molto apprezzabile: in sostanza l’HD è stato portato sul cavo coassiale, e il segnale video può essere trasmesso ad alta definizione su un cavo normale a costi limitati. Non solo: un altro pregio di questa soluzione va individuato nel fatto che il flusso audio può avvenire sul cavo video. Le risoluzioni consentite sono fino a 1080p, e ciò comporta una qualità delle immagini eccezionale; in più c’è da tener presente la facilità di installazione delle telecamere a livello tecnico, visto che non si ha a che fare con schede IP e non si corre il rischio di generare conflitti.
In commercio è facile reperire i modelli cosiddetti triibridi, così chiamati perché permettono di gestire almeno su una porta telecamere IP, digitali Full HD e analogiche. Come si può intuire si tratta di soluzioni più che versatili, che proprio per questo motivo possono essere installate anche su impianti datati.
Una tecnologia differente, invece, è quella NVR, che consiste nell’evoluzione dei DVR tradizionali. In questo caso i collegamenti wireless sono consentiti anche sulle lunghe distanze, e inoltre non ci sono limiti di risoluzione. Qualunque sia il pc che si utilizza, è possibile registrare e archiviare le immagini senza controindicazioni. La sorveglianza a distanza è semplice ed efficace, anche perché c’è bisogno appena di una connessione e di una presa elettrica: quest’ultima addirittura non serve per i sistemi che fanno riferimento al PoE, dal momento che è il cavo di rete ad alimentare direttamente la telecamera. Insomma, si beneficia di tutte le opportunità della Rete basandosi sugli standard di Internet e sfruttando il protocollo IP.